Edil 2004, un successo annunciato Solo domenica 23 mila presenze

Oltre 41 mila presenze in quattro giorni, di cui ben 23 mila solo ieri, nonostante il maltempo. Un’affluenza da record per «Edil 2004», la rassegna del comparto giunta alla 18ª edizione, che ha chiuso ieri i battenti al Polo fieristico di via Lunga. Un successo annunciato, visto già dall’incremento degli espositori (salito a 286 dai 180 dell’anno scorso), reso possibile da un’area complessiva di oltre 21 mila metri quadrati dedicati alla manifestazione.

«Abbiamo fatto un salto di qualità notevole – sottolinea Stefano Cristini, direttore tecnico di Promoberg, l’ente organizzatore – e l’affluenza di pubblico, nonostante il maltempo, è stata notevole. Rispetto all’anno scorso l’area espositiva interna si è triplicata, mentre quella esterna è raddoppiata. Il che ha consentito la partecipazione di alcuni espositori appartenenti a settori in precedenza esclusi dalla manifestazione, quali l’autotrasporto, la domotica, l’innovazione tecnologica per l’edilizia. Ai visitatori è stata offerta una gamma produttiva più completa e maggiormente informativa rispetto al passato. La fiera edile bergamasca, poi, ha assunto un’importanza sovraregionale, testimoniata dai numerosi visitatori provenienti da località al di fuori della Lombardia. A livello nazionale, dopo Bologna (dove si svolgono due manifestazioni l’anno), la fiera edile di Bergamo è la più importante».

Il passaggio dalla Celadina a via Lunga ha dato maggior vigore alla manifestazione e una visibilità superiore a un comparto, quello dell’edilizia, che in questi ultimi anni sta vivendo una fase di crescita continua. L’ultimo giorno di «Edil 2004» ha visto lo svolgersi anche di due convegni, dedicati uno alla legge antifumo e gli impianti di purificazione dell’aria nei luoghi pubblici, l’altro al futuro dell’autotrasporto. «La necessità di dare attuazione alla legge antifumo – ha sottolineato Giacinto Giambellini, presidente del Consorzio installatori idraulici di Bergamo – comporta un approfondimento delle tecniche da adottare per far coesistere al meglio fumatori e non fumatori all’interno dei locali pubblici».

La nuova legge privilegia i non fumatori, per i quali i locali pubblici devono destinare una superficie interna superiore al 50%. Le aree per fumatori, fisicamente separate, devono essere dotate di impianti di purificazione dell’aria che devono rispondere a rigidi criteri, come hanno spiegato Giovanni Milan e Renato Orsi, della Flakt Woods Italia, azienda produttrice di sistemi integrati per la ventilazione e purificazione dei locali pubblici, con recupero di calore e ricambio dell’aria. Numerosi sono però ancora i punti controversi della legge (quali la presenza promiscua di fumatori e non in un unico ambiente), che dovranno essere chiariti.

Sul fronte dell’autotrasporto, invece, si stanno addensando nuvole nere, a causa dell’ingresso nell’Unione europea, da maggio, di altri dieci Paesi, «tra cui la Slovenia – ha spiegato Pasquale Russo, segretario nazionale Conftrasporto-Fai –, che potranno fare libero cabotaggio in Italia, con costi del personale inferiori del 20%. La Conftrasporto non si oppone alla riforma dell’autotrasporto, a patto che nella legge delega si preveda l’assunzione di responsabilità da tutte le parti in causa, committenti compresi; sono necessari maggiori controlli e un corretto regime sanzionatorio».

«In uno spirito di collaborazione – come ha sottolineato Ferdinando Briganti, comandante della polizia stradale di Bergamo – che ha visto migliorare sempre più i rapporti tra autotrasportatori e forze dell’ordine, con il fine ultimo della sicurezza sulle strade». Sicurezza che passa anche attraverso la realizzazione di infrastrutture (un problema che non è soltanto italiano, ma europeo), ma soprattutto con «l’incremento dei controlli, la certificazione della qualità dei servizi, l’assunzione di responsabilità», ha sostenuto Paolo Uggé, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sottolineando comunque che il problema dell’autotrasporto deve essere inquadrato in una visione comunitaria.

(08/03/2004)

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