Economia / Bergamo Città
Lunedì 12 Ottobre 2020
E-bike, monopattini e bici: al via rimborsi
Bonus, dal 3 novembre le domande online
Al via il rimborso spese per gli acquisti sostenuti dal 4 maggio al 3 novembre. Previsto anche un buono di spesa digitale per chi non ha ancora comprato la bici.
Dal 3 novembre sarà possibile richiedere il bonus mobilità per e-bike, biciclette e monopattini. Per l’occasione, Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) ha presentato una serie di raccomandazioni per affrontare la procedura online. Un iter che si divide in due fasi ben precise per i cittadini: la prima che riguarda il rimborso delle spese sostenute dal 4 maggio al 3 novembre 2020 (60% fino a un massimo di 500 euro), mentre la seconda è rivolta a coloro che ancora non hanno effettuato acquisti e prevede un vero e proprio buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare direttamente sull’applicazione web del ministero dell’Ambiente.
L’attenzione di Ancma è rivolta soprattutto alla prima fase, in quanto farà fede la data di inserimento della richiesta e non quella del documento di acquisto. Per questo sarà quindi necessario preparare la procedura con attenzione. Da qui il vademecum dell’associazione con tre suggerimenti essenziali: ricordarsi di attivare prima del 3 novembre prossimo un’identità Spid (Sistema pubblico di identità digitale) se non già in possesso, scannerizzare il documento di acquisto intestato a proprio nome (fattura o scontrino parlante) e farne un documento in formato pdf, avere pronte le proprie coordinate bancarie per ricevere il rimborso
Per coloro che richiederanno invece il buono di spesa digitale da utilizzare dopo il 3 novembre sarà ugualmente necessaria l’identità Spod, mentre è importante sottolineare che la durata dello stesso è di 30 giorni (per spese effettuate entro 31 dicembre 2020). Ancma ricorda infine che possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i cittadini maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti).
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