Economia / Bergamo Città
Mercoledì 26 Giugno 2019
Dubbi sulla e-fattura?
Arrivano i chiarimenti
Il fisco mette on line una circolare sulle sue applicazioni. Emissione, registrazione, eventuali sanzioni e altre novità normative Iva.
Ancora troppi dubbi sulla fattura elettronica. E così il fisco mette on line una specifica circolare (14/E) per fornire ulteriori chiarimenti sugli ambiti di applicazione dell’e-fattura, le modalità di emissione e registrazione, i criteri di compilazione delle autofatture, le sanzioni e altre novità normative sull’Iva che hanno implicazioni nel sistema della fatturazione elettronica.
Tra i primi temi affrontati dalla circolare c’è quello relativo all’esterometro, ovvero il nuovo adempimento iva riguardante le e-fatture emesse e ricevute verso e da operatori non residenti in Italia. Le Entrate confermano che l’esterometro è riservato solo ai soggetti obbligati ad emettere fattura elettronica; ne sono, quindi, esclusi i soggetti che si avvalgono del regime di vantaggio, i forfetari e le associazioni sportive dilettantistiche che hanno conseguito proventi dalle attività commerciali fino a 65mila euro. Per quanto concerne invece il Sistema di Interscambio (Sdi, sistema informatico gestito dalle Entrate in grado di ricevere le fatture elettroniche in formato Xml, effettuare i controlli sui dati inseriti e inoltrare le fatture ai destinatari), per l’anno in corso gli operatori sanitari non devono emettere la fattura elettronica tramite tale sistema per prestazioni sanitarie rese nei confronti dei consumatori finali, a prescindere dall’invio dei relativi dati al Sistema Tessera Sanitaria.
Questo vale anche per le fatture cosiddette «miste», ovvero quelle che contengono sia prestazioni sanitarie sia prestazioni accessorie in un unico documento. Anche se l’operatore fattura separatamente le spese sanitarie rispetto a quelle non sanitarie, specifica il fisco, queste ultime devono essere fatturate elettronicamente solo se non contengono alcun elemento da cui sia possibile desumere informazioni relative allo stato di salute del paziente. Nella fattura elettronica tramite Sdi, che dal 1° luglio 2019 può essere emessa entro 10 giorni, va indicata la data di effettuazione dell’operazione o la data in cui è corrisposto in tutto o in parte il corrispettivo, mentre quella di avvenuta trasmissione è assegnata direttamente dallo Sdi. Infine, ai fini del versamento trimestrale dell’imposta di bollo contano solo le fatture transitate attraverso lo Sdi, correttamente elaborate e non quelle scartate.
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