Se non saranno ascoltate le richieste e le necessità dei lavoratori si passerà ad un’azione di protesta più pesante, con il «blocco» dei prodotti finiti in magazzino e il presidio ai cancelli.
È la novità più importante emersa dall’assemblea pubblica convocata a Telgate dopo l’annunciata chiusura, entro il prossimo marzo, delle attività produttive della Dorel Italia Spa, azienda che si occupa di prodotti per puericultura, dai seggiolini ai passeggini, dai fasciatoi ai bagnetti. A rischio ci sono un centinaio di posti di lavoro, e per questo è anche stato chiesto il coinvolgimento del territorio.
Solidarietà è venuta dalle autorità presenti all’incontro, che ha visto la partecipazione di 150 persone. Il sindacato ha evidenziato il dramma sociale che ha colpito le famiglie dei lavoratori Dorel. A oggi comunque, è stato spiegato, la Dorel non ha ancora aperto la procedura per i licenziamenti: ecco perché si nutrono ancora speranze.
In particolare è stato chiesto di mantenere a Telgate la produzione almeno del minimo che garantisca la sostenibilità economica della sede, per limitare il danno. Il 17 gennaio è in programma un incontro con il gruppo francese.
(13/01/2007)
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