Una serie di opzioni per evitare la chiusura, fissata per il 31 luglio: strumenti straordinari che possano assicurare ai 380 lavoratori dello stabilimento Donora di Cortenuova un futuro diverso dalla mobilità. Li ha messi «sul piatto» il ministro del Welfare, Roberto Maroni, durante l’ora e mezzo di faccia a faccia avuta oggi con i titolari del gruppo Candy, Aldo e Silvano Fumagalli.
L’annunciata chiusura del sito produttivo bergamasco, specializzato nella produzione di frigoriferi, in vista del suo trasferimento nella realtà industriale nella Repubblica Ceca rappresenta un grave problema sociale per i circa 380 lavoratori: da questa base si è partiti per illustrare le linee strategiche che il Governo potrebbe mettere in campo.
E al termine dell’incontro il ministro e gli imprenditori brianzoli si sono lasciati con l’impegno di risentirsi nell’arco di qualche giorno per una risposta definitiva. Occorrerà quindi attendere la scelta: ma già il fatto che Aldo e Silvano Fumagalli si siano riservati di valutare la questione in questo frangente sarebbe da leggere come un piccolo segnale positivo.
Intanto domani i vertici di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil saranno al tavolo con la dirigenza del gruppo Candy per cominciare la trattativa sindacale della riorganizzazione, mentre mercoledì i sindacati hanno in programma le assemblee di fabbrica.
(09/01/2006)
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