Come preannunciato la Banca centrale europea ha deciso di reagire all’aggravamento dei rischi inflazionistici aumentando di 25 punti base i tassi di interesse di riferimento, che raggiungono così il 4,25%. Il caro vita dell’area dell’euro ha accusato a giugno una nuova accelerazione, raggiungendo un tasso di incremento annuo del 4%, mentre il petrolio non arresta la sua corsa al rialzo e ha sfondato al rialzo la soglia dei 145 dollari.Gli analisti temono che l’inflazione non abbia ancora sfogato tutte le spinte rialziste giunte dal fronte energetico, e prevedono che possa peggiorare ulteriormente nei mesi estivi.Intanto la Bce alza il costo del danaro dell’area dell’euro: il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento sale al 4,25%, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quello sui depositi presso la Banca centrale rimarranno, rispettivamente, al 5,25% e al 3,25%. Tali variazioni avranno decorrenza a partire dal prossimo 9 luglio.Questa di oggi è la prima variazione decisa dall’istituzione monetaria dal giugno del 2007, quando venne effettuato l’ultimo di una serie di rialzi nell’ambito di una manovra restrittiva iniziata nel dicembre del 2005. (03/07/2008)
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