Crowdfunding, vola una start-up orobica
My Cooking Box tra bimbi e gluten free

Cercava fondi per investire in comunicazione e ampliare la rete commerciale, ma si è ritrovata con una cifra che le permetterà di avviare anche una nuova linea senza glutine e una dedicata a bambini che vogliono cimentarsi nelle prime ricette.

Chiara Rota, ingegnere gestionale 32enne di Stezzano, compie un nuovo passo avanti con la sua start up My Cooking Box, progetto che unisce il made in Italy con il mondo del food e che nasce da un’intuizione figlia di Expo: offrire in un box le giuste dosi (porzioni da due o cinque persone) per una ricetta italiana con prodotti Dop di alta qualità.

Dopo l’avvio dell’impresa a fine 2015, Chiara il 5 agosto ha deciso di avviare una campagna di equity crowdfunding sul portale www.crowdfundme.it. La raccolta si è rivelata un successo, con al 17 ottobre 122 mila euro raggiunti e il coinvolgimento di 75 investitori (il 243% della soglia prefissata). «In 20 giorni è stato raccolto il budget prefissato di 50 mila euro, che si è incrementato di altri 72 mila nel mese successivo. La campagna è aperta fino a fine mese», spiega la bergamasca, che si è inventata cinque box che propongono dalle trofie al pesto ai paccheri al pomodoro, ma sempre con ricette di noti chef italiani come Francesca Marsetti e Roberto Proto.

«Con il progetto Erg (regione italiana per la gastronomia, ndr) ora c’è anche il box con la polenta e funghi e a breve, grazie al progetto di crowfunding, anche nuove linee».

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