Accordo siglato per il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dei 30.000 bancari italiani delle banche di credito cooperativo locali. L’intesa prevede aumenti a regime compresi tra i 277 e i 314 euro. Il nuovo contratto collettivo scadrà il 31 dicembre 2010 ed era scaduto il 31 dicembre 2005. Questa mattina, si legge in una nota sindacale, Fabi, Dircredito, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Ugl, Uilca hanno sottoscritto il nuovo contratto collettivo nazionale dei 30.000 bancari del settore delle Banche di Credito Cooperativo. Per quanto riguarda la parte economica, il contratto prevede che per gli assunti ante 2000 aumento medio mensile a regime di 314 euro entro il 31 dicembre 2010; una una tantum di 1.579,45 euro riferito agli anni 2006-2007.
Per gli assunti post 2000 aumento medio mensile a regime di 277 euro entro il 31 dicembre 2010; una tantum di 1.579,45 per gli anni 2006-2007. Gli incrementi economici descritti al punto 1) corrispondono ad una percentuale pari al 12,11% di aumento distribuito nei 5 anni (2006-2007-2008-2009-2010). Previsti inoltre miglioramenti economici per il Fondo nazionale di previdenza e per la Cassa mutua nazionale. Per quanto riguarda la parte normativa previsti dei miglioramenti in particolare, per i contratti di apprendistato, via libera al recupero della prestazione lavorativa aggiuntiva dei quadri direttivi e all’incremento della diffusione del part-time, al potenziamento della contrattazione integrativa regionale soprattutto per le nuove figure professionali e a una maggiore flessibilità nella gestione delle ore straordinarie. Il segretario nazionale della Fabi, Valerio Poloni di Bergamo ha espresso soddisfazione per i tempi di conclusione della vertenza e per i risultati conseguiti sia sotto il profilo economico che nel rispetto delle specificità del settore.(21/12/2007)
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