Utile quasi raddoppiato nel 2006 per il Credito Bergamasco, Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara: il risultato netto è stato di 241,6 milioni di euro, con un aumento del 91,7%. Al netto delle componenti reddituali non ricorrenti il risultato dell’esercizio è stato invece di 151,2 milioni (+22%). Sulla base di queste risultanze il consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea dei soci un dividendo di 1,05 euro (+10,5%). Nel consiglio entrano tre nuovi componenti: Franco Baronio (dg di Bpi), Italo Calegari e Giuseppe Grossi, questi ultimi come indipendenti.
Per l’esercizio 2006 il margine di interesse della banca è stato di 312,1 milioni di euro (+15,7%). Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto sono arrivate a 56,4 milioni (+79,2%). Tale importo comprende la quota di 22,6 milioni, come pertinenza del Credito Bergamasco, del capital gain realizzato dalla partecipata Aletti Merchant con la cessione del 92,2% di Theme Parks Holding (controllante di Gardaland) da parte di Cornel (partecipata al 39,9% dalla merchant), e della successiva messa in liquidazione di quest’ultima.
Il margine finanziario si è attestato a 368,5 milioni (+22,4%), e a 345,9 milioni (+14,9%) se depurato dall’importo non ricorrente dell’operazione realizzata nel 2006. Il totale dei proventi operativi ha raggiunto 544,3 milioni (+17,7%), mentre al netto delle componenti non ricorrenti è stato di 519,4 milioni (+12,4%).
Il rapporto cost/income si è posizionato al 44,2% (46,3% depurato), dal 50,5% del 2005. Il Roe si è attestato al 26,1% (16,3% al netto), dal 14,8% dell’esercizio precedente. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale dell’Istituto, a fine 2006 la raccolta diretta si è fissata a 9.702,3 milioni di euro (+13,6%), quella indiretta a 11.554 milioni (+4,6%), con la raccolta totale arrivata a 21.256,3 milioni (+15,3%).
L’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2006 è stata convocata per il 28 aprile.
(26/03/2007)
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