Corrieri Amazon, piccoli aumenti: niente sciopero per il Black Friday

Un migliaio i driver interessati in Bergamasca. I sindacati: passo in avanti. Venerdì i lavoratori in appalto consegneranno regolarmente a domicilio le merci del colosso Usa.

Un’ipotesi di accordo di secondo livello giudicata tanto positiva da revocare lo sciopero di 24 ore indetto in occasione del «Black Friday» di venerdì 26 novembre. Che per il settore della logistica - e in particolare per chi effettua consegne di pacchi a domicilio - avrebbe potuto rivelarsi fortemente penalizzante. Ma le segreterie dei sindacati di categoria nazionali Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uiltrasporti hanno ritenuto soddisfacente l’esito della trattativa conclusasi martedì, che nella nostra provincia coinvolge un migliaio di corrieri, dipendenti di aziende aderenti ad Assoespressi, che effettuano le consegne per Amazon Italia Transport. In gergo, chi si occupa dell’ultimo miglio, ovvero il percorso che va dal magazzino all’abitazione del cliente. Un piccolo passo avanti - nel giudizio che ne danno i sindacati - all’interno di un mondo «complesso e frammentato».

Piccolo, perché, ad esempio, l’indennità giornaliera di trasferta aumenta di un euro, passando da 18 (che scattano dal 1° gennaio 2022) a 19 a partire dal 1° settembre 2023 per i corrieri che effettuano consegne in più comuni. Sempre a livello economico, le parti hanno concordato un premio di risultato da contrattare nelle singole aziende, di un importo massimo lordo di 1.100 euro all’anno. Altro punto che sta a cuore alle tre single sindacali è il limite dell’orario ordinario di lavoro, fissato a 44 ore settimanali, che scenderanno a 43 dal 1° giugno 2022 e a 42 dal 1° giugno 2023. Nell’ipotesi di accordo, in cui le parti firmatarie riconoscono il boom che ha conosciuto l’e-commerce complice anche il Covid, si stabiliscono deroghe rispetto alla percentuale massima di contratti a termine, che viene elevata fino al 41% (dal 30%) in relazione al totale del personale assunto a tempo indeterminato. Nelle start-up, questa percentuale sale fino al 75% (nei primi sei mesi).

Secondo il segretario generale della Uiltrasporti di Bergamo, Giacomo Ricciardi, «il giudizio sull’intesa (triennale, su cui i sindacati scioglieranno le riserve entro il 15 dicembre, presentandola nelle assemblee con i lavoratori, ndr) è soddisfacente, perché quantomeno siamo entrati nel merito della discussione». Ma, precisa Ricciardi, «ci sono ancora un po’ di cose da sistemare, ad esempio i carichi di lavoro: vediamo cosa ne pensano i lavoratori, di sicuro vedranno delle migliorie, ma c’è ancora tanto da fare». Per Pasquale Salvatore, numero uno della Fit-Cisl, «è stato fatto un altro passo per l’armonizzazione della filiera logistica di Amazon». «Finalmente passa il concetto della riduzione dei carichi di lavoro e della concertazione degli orari». «È un primo passo, ma non ci accontentiamo». Anche per Pierluigi Costelli della Filt-Cgil il giudizio è positivo, per «gli aumenti stabiliti per le trasferte, le franchigie riconosciute per danni ai mezzi e le trattative territoriali sul Pdr: Assoespressi inizia ad occuparsi degli appalti dei corrieri che lavorano per Amazon e della contrattazione di secondo livello, come già avviene con Dhl e Ups».

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