«Cooperazione e non compretizione»: la Cina guarda alle piccole e media imprese bergamasche

Il direttore esecutivo per la Cina della Banca Mondiale, Guangyao Zhu, in visita a Bergamo per avviare contatti con le piccole e medie imprese, si è incontrato con il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, accompagnato dall’assessore ai servizi sociali Elena Carnevali, e con il presidente della Provincia, Valerio Bettoni. Successivamente l’esponente cinese della Banca Mondiale ha avuto incontri alla Bpu-Banca con rappresentanti del mondo del credito, dell’industria e delle istituzioni. Quindi ha compiuto una visita allo stabilimento Same Deutz-Fahr di Treviglio.

Guangyao Zhu si è rivolto al mondo economico bergamasco affermando che tra le imprese italiane e quelle cinesi occorre «cooperazione e non competizione». Uno slogan che il presidente della Provincia, Valerio Bettoni, ha raccolto al volo, proponendo un incontro multilaterale, per studiare modalità di collaborazione tra Bergamo e la Cina.

«Il nostro Paese - ha spiegato Zhu - guarda con interesse alle potenzialità della piccola media impresa che, oggi, è in grado di assicurare, meglio di ogni altra formula industriale, occupazione e benessere della popolazione».

L’idea di un incontro ha trovato l’immediato consenso del presidente Bettoni: «La provincia conta 85 mila piccole e medie imprese, alcune delle quali leader a livello internazionale, ed é la quarta in Italia per l’export. Siamo pronti, grazie a rapporti già consolidati con diverse province cinesi, a raccogliere ogni invito alla collaborazione per non perdere le sfide del futuro».

Zhu, che è stato anche responsabile dell’Ufficio internazionale del ministero delle Finanze della Repubblica Popolare Cinese, ha voluto rimuovere ogni timore di concorrenza: «La Cina è ancora un Paese in fase di sviluppo. Il reddito pro capite tocca solo i mille euro. Abbiamo bisogno di crescere: non vogliamo fare paura a nessuno».

(13/07/2004)

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