Consumi a Bergamo e in Lombardia
Regge ancora il mercato di auto e moto

Nel comparto «veicoli» crescono le auto usate (+3,6%) e le moto (+6%) ma calano le auto nuove (-2,8%), nel comparto «casaZ l’unico dato positivo riguarda i mobili (+1,8%) mentre risultano in flessione elettrodomestici (-1,6%), elettronica di consumo (-3,8%) e information technology (-1,8%).

Il quadro della spesa per i beni durevoli in Lombardia nel 2018 viene tracciato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia e presentato a Milano. «Le famiglie lombarde – commenta il responsabile dell’Osservatorio Findomestic Claudio Bardazzi – hanno speso in durevoli 12 miliardi e 295 milioni, ovvero lo 0,5% in più rispetto al 2017, con una crescita inferiore alla media italiana (0,8%)».

A livello provinciale, precisa Bardazzi, «solo Milano, Brescia (+1% entrambe) e Pavia (+0,7%) hanno presentato una dinamica della spesa per i durevoli leggermente migliore della media regionale. Al di sotto si collocano Bergamo (+0,3%), Lodi (+0,2%), Sondrio e Lecco (-0,1% entrambe), Varese e Como (-0,4% entrambe) e Cremona (-0,5%) che hanno registrato livelli di acquisto prossimi a quelli del 2017. Infine, i consumi durevoli sono risultati in moderato calo a Mantova (-1,2%). Considerando la spesa per famiglia, con 2.752 euro la Lombardia evidenzia un vantaggio di 396 euro sulla media nazionale e di 78 su quella del Nord-Ovest».

Nel 2018 sono arrivati a 1 miliardo e 205 milioni di euro i consumi di beni durevoli in provincia di Bergamo, con una spesa media per famiglia di 2.582 euro. Il segmento in cui si è concentrata la maggior parte della spesa, nonostante un calo del 3,2%, è quello delle auto nuove con 382 milioni, seguito da quello auto usate con 333 milioni (in crescita del 3,3%) e da quello dei mobili con 297 milioni (in aumento dell’1,8%). Bene i motoveicoli (+8,2%), in frenata tutte le altre voci di spesa: - 3,6% per l’elettronica di consumo, -1,6% per l’information technology e -1,1% per gli elettrodomestici (dato che rappresenta il calo più contenuto in regione).

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Piero Giombi

6 anni, 3 mesi

Paghe generalmente basse, incertezza sul futuro: un mix pesante, per cui la gente non spende. Non capisco chi vuole nuovi centri commerciali, visto che ormai c' e' pure la pesante concorrenza del commercio elettronico.

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Emanuele Rota

6 anni, 3 mesi

Ancora per poco. I salari sono sempre più bassi. Salari bassi uguale ad economia zero. Se i padroni pagano poco l'economia non gira.Ci si chiude in casa.

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bruno palamini

6 anni, 3 mesi

Signori, se c è crisi dove li trova la gente i soldi da spendere?

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Daniele Galli

6 anni, 3 mesi

Come dico sempre la crisi nel superfluo non esiste... Viaggi, ristoranti,belle macchine, telefonini da 1000