Sono 179 i lavoratori che in provincia hanno trovato un’occupazione a tempo indeterminato grazie al Progetto Artigiani. È questo uno dei risultati più immediati del piano definito a livello nazionale dal ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e realizzato da Italia Lavoro, in collaborazione con le associazioni di categoria e le Regioni, con il coinvolgimento sul territorio dell’Associazione artigiani e della Cna di Bergamo.
Partito nel settembre 2005 coinvolgendo una decina di province in tutto il Paese, Progetto Artigiani è ora in dirittura d’arrivo e i risultati raggiunti a livello locale, con interventi che hanno introdotto anche modelli innovativi di sostegno allo sviluppo delle aziende, saranno presentati dopodomani in un convegno che si terrà in Università in Città Alta. Obiettivo del progetto era migliorare le capacità competitive delle imprese artigiane. Le associazioni bergamasche, in particolare, hanno avuto la possibilità di realizzare interventi di accompagnamento degli imprenditori, con servizi di consulenza centrati soprattutto sui temi dell’organizzazione aziendale, dove in genere le imprese di piccole dimensioni hanno maggiori necessità di recuperare terreno.
Il progetto ha previsto una prima fase di analisi del contesto economico e produttivo, in base alla quale individuare i principali settori produttivi d’azione, che per la provincia sono stati individuati nel tessile della Valle Seriana e nelle tornerie del legno della Valle Imagna. La realizzazione si è articolata poi in diversi tipi di intervento, rivolti direttamente alle imprese oppure alle associazioni o ancora orientati all’aggregazione delle imprese. A Bergamo sono state coinvolte in tutto 413 aziende. Il capitolo consulenze ha riguardato 56 imprese, concentrate per la maggior parte nei settori del legno e del tessile. Le aree di consulenza vedono in cima alla classifica l’adeguamento delle politiche di marketing e comunicazione, dove si è concentrata più della metà delle consulenze fornite.
Tra gli interventi rivolti direttamente alle imprese ci sono anche gli incentivi alle assunzioni: ne hanno fatto richiesta 195 aziende e, secondo i dati aggiornati al 30 aprile scorso, le assunzioni a tempo indeterminato realizzate sono state 179. Si tratta per la maggior parte di lavori a tempo pieno e per un quarto del totale di contratti di apprendistato. Gli assunti sono per il 73% uomini e per il 27% donne. Fra i titoli di studio, prevale la licenza media inferiore, che riguarda oltre la metà dei casi, seguita dal diploma di maturità. Fra le mansioni, al primo posto c’è l’operaio generico, figura su cui è confluito oltre il 33% degli assunti, seguito da impiegati, falegnami e montatori.
I laboratori realizzati dalle organizzazioni di categoria sono stati due, uno presso l’Associazione artigiani e l’altro alla Cna. Il primo ha coinvolto 103 aziende nelle aree del marketing e dell’internazionalizzazione, con la selezione di 14 aziende per la sperimentazione di un modello d’intervento per migliorare lo sviluppo commerciale sui mercati, con un’attenzione in particolare per quelli esteri. Il laboratorio della Cna ha coinvolto 100 aziende nelle aree del marketing e della comunicazione e anche in questo caso sono state selezionate 15 aziende per una sperimentazione immediata. Infine il capitolo aggregazione di imprese ha visto lavorare insieme Associazione e Cna e si è focalizzato sull’esperienza di un gruppo di imprese tessili della Val Seriana. I risultati di ogni tipologia d’intervento saranno illustrati nel dettaglio nel corso del convegno previsto per giovedì pomeriggio.(20/05/2008)
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