Con Myair decolla da Orio il low cost italiano

Con Myair decolla da Orio il low cost italianoLa nuova compagnia avvierà dal 17 dicembre voli per Napoli, Catania, Brindisi e Madrid Al vertice della compagnia l’ex ministro Bernini e molti manager provenienti da Volare

Decollerà il 17 dicembre una nuova compagnia aerea a metà tra Bergamo e Veneto. Il marchio Myair.com della My Way Airlines, che intende avviare il servizio con tre Airbus A320 da 180 posti di ultima generazione, avrà come basi operative due aeroporti: Venezia-Tessera per collegamenti con la Spagna (Madrid e Barcellona), ai quali si dovrebbe aggiungere in futuro una capitale dell’Europa dell’Est, ma soprattutto Bergamo-Orio al Serio, dove la compagnia ha già acquisito gli slot che intende utilizzare per collegamenti tra Nord e Sud con Napoli e Catania (due voli giornalieri in entrambi i casi) oltre a Brindisi e Madrid.

Non è un momento felice per il trasporto aereo nazionale, considerate le traversie di Alitalia e Volare e anche la sorte che hanno avuto le due compagnie orobiche Azzurra e Gandalf, entrambe finite quest’anno con i libri in tribunale. Da Myair ritengono comunque che nel mercato ci sia spazio anche per piccole nuove compagnie, nate con un’impostazione di struttura snella che permetta di offrire servizi efficienti e puntuali, ma a costi contenuti. L’esempio è quello della compagnia attualmente di maggior successo nel trasporto aereo, ovvero Ryanair, simbolo del low cost.

«Nonostante alcune aziende abbiano dei problemi siamo convinti che il trasporto aereo debba ancora svilupparsi - sostiene il direttore generale Edgardo Badiali - In confronto agli Stati Uniti in Europa i viaggiatori sono molto meno. Si sta però imponendo un sistema distributivo low cost che sta allargando la possibilità di utilizzare l’aereo e la platea dei viaggiatori. Inoltre siamo convinti di avere al nostro interno buone conoscenze specifiche nel settore».

Nella squadra di Myair figurano diversi nomi noti, caratterizzati da una forte presenza vicentina. Il presidente è Carlo Bernini, ex ministro dei Trasporti e per molti anni a capo dell’Ati, seconda compagnia italiana di proprietà dell’Alitalia. Nel consiglio d’amministrazione, formato da tre persone, oltre a Bernini siedono poi l’ex arbitro internazionale Luigi Agnolin di Bassano del Grappa e Merrick Adelstein (americano di nascita, ma a Vicenza da una decina d’anni), con l’incarico di amministratore delegato.

Per quanto riguarda la scelte delle rotte l’orientamento è essenzialmente sui collegamenti Nord-Sud, oltre ad una «sobria e centrata rete internazionale», puntando su Est Europa e Nord Africa. Su queste direttrici sarebbe tra l’altro possibile evitare un immediato confronto con presenze già consolidate.

Nella politica di contenimento dei costi, condizione base per poter applicare tariffe low cost, anche l’organico sarà contenuto, ma al momento dell’avvio della operatività, a metà dicembre, la società dovrebbe avere complessivamente circa un centinaio di dipendenti, destinati a crescere parallelamente allo sviluppo dell’attività. Una ventina di persone avranno base a Orio al Serio, dove saranno collocati inizialmente due aeromobili. Nei prossimi giorni la compagnia si presenterà ufficialmente, con ogni probabilità con una conferenza proprio a Bergamo, a testimonianza dell’importanza dello scalo di Orio: nell’occasione sarà presentata anche la politica tariffaria («che sarà molto aggressiva», anticipa Badiali), incluse offerte promozionali iniziali al costo di un centesimo (tasse escluse).

(04/11/2004)

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