Competitività e occupazione nella Bergamasca Sindacati e imprenditori a confronto ad Albino

I tre segretari di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Laini, Gigi Petteni e Roberto Prometti, al tavolo con rappresentanti dell’Unione Industriali, Cna, Acli, e l’europarlamentare Pia Locatelli, per parlare del momento di difficoltà dell’economia e del lavoro bergamasco, che più si evidenzia nelle zone della provincia che hanno sempre avuto ruolo di traino: dalla Valle Brembana alla Valle Seriana.«Mercato del lavoro: competitività e occupazione in Bergamasca». Questo il tema sul quale si sono confrontati in un convegno che si è tenuto ad Albino.

I lavori sono stati introdotti da Lucio Imberti, responsabile impresa, economia e lavoro DS secondo il quale la sfida della competizione può essere vinta solo attraverso una efficace alleanza tra impresa e lavoro che trovi nella politica e nelle istituzioni la capacità di dare risposte pronte e adeguate.

Maurizio Laini che ha toccato il rapporto politica-sindacato in tema economico, le responsabilità diverse e le integrazioni possibili, ancora lontane dalla strada della concertazione vera che richiede un progetto condiviso proiettato nel futuro.

Dibattito, concertazione, volontà comune di fare «sistema», sono invece le tre linee indicate dal segretario generale Cisl, Gigi Petteni per affrontare la questione della competitività.

Cofini, Ufficio studi Unione Industriali, ha messo l’accento sulla crisi dell’industria manifatturiera in Valseriana ma anche sui segnali, forti e deboli, che lasciano intravvedere vie d’uscita (crescita delle piccole e medie imprese ad alta specializzazione posizionate in nicchie di mercato, uso di materiali sofisticati per produzioni tradizionali).

A giudizio del presidente del Cna, Giuseppe Vavassori, Bergamo non è diventata una provincia povera ma in difetto di crescita e di distribuzione e la crisi del sistema si riflette sulle piccole imprese che sono una risorsa preziosa per l’economia.

Anche per il presidente delle Acli, Giovanni Frigeni la ricchezza esiste ancora ma non è ben distribuita e quanto allo sviluppo economico, va posto un limite che imponga equilibrio e sobrietà privilegiando la qualità della vita.

Ha concluso gli interventi Pia Locatelli che ha richiamato i capisaldi del suo programma elettorale: l’occupazione femminile, la più bassa in Europa, il settore tessile oggi in crisi, la montagna, che rappresenta 2/3 del territorio bergamasco, la ricerca collegata all’istruzione e alla formazione.

(12/03/2005)

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