Commercio, esportazioni italiane in aumentoPresentato a Bergamo il rapporto Ice-Prometeia

Nel biennio 2006-2007 gli scambi mondiali cresceranno a un tasso del 7% annuo e il dollaro perderà ulteriore terreno rispetto all’euro. È la previsione del rapporto annuale Ice-Prometeia sull’evoluzione del commercio con l’estero presentato a Bergamo, secondo il quale in questi due anni si prefigura un proporzionale aumento delle esportazioni italiane. Secondo lo studio, i Paesi emergenti, dove crescerà la domanda di beni e prodotti italiani di alta qualità, continueranno a far registrare un aumento delle importazioni più sostenuta rispetto alla media mondiale, con punte del 10% per l’Asia e per le nazioni europee al di fuori dell’Unione. Poco al di sotto (8%), l’aumento delle importazioni dell’America meridionale, del Medio Oriente e del Nord Africa.
«La domanda mondiale rivolta all’Italia - si legge nel rapporto - dovrebbe risultare solo marginalmente inferiore (e tendenzialmente uguale) a quella prevista per il commercio mondiale nel suo insieme, evidenziando quindi come la specializzazione produttiva e geografica delle esportazioni italiane non dovrebbe risultare troppo penalizzante nel biennio 2006-2007. Senza significativi mutamenti nelle strategie fin qui adottate - prosegue lo studio Ice-Prometeia - tuttavia le vendite all’estero realizzate dalle imprese italiane potrebbero non essere in grado nè di sfruttare appieno le opportunità offerte dai mercati internazionali, nè di avviare una significativa ripresa dei livelli di attività industriale».

(14/02/2006)

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