Commercio equo-solidale
Ecco perchè sostenerlo

«Nel commercio equo e solidale si saldano gli interessi dei consumatori, dei commercianti e dei produttori in un collegamento ideale in cui il diritto ad un’equa retribuzione dei lavoratori si sposa con quello dei consumatori di avere prodotti sani e di qualità». Lo dice la Regione Lombardia.

«Sostenere questa forma di commercio, che sta diventando sempre di più lo standard di un modello evoluto , significa guardare al futuro in un quadro di sviluppo durevole» spiega l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia alla settimana mondiale del Commercio equo e solidale (World Fair Trade Week) nello spazio ex Ansaldo a Milano.

«Il commercio tradizionale e l’equo solidale - ha sottolineato l’assessore - sono due realtà che cooperano insieme e apportano ciascuno un importante valore aggiunto a tutti i cittadini lombardi. Temi che sono peraltro oggetto anche di Expo 2015, e dunque questo segnale che oggi diamo si colloca idealmente all’interno di una riflessione più ampia nel tempo e anche nei suoi confini».

«L’azione della Giunta in tema di commercio - ha continuato l’assessore - vuole favorire, in una logica sussidiaria, le iniziative di interesse generale, come è quella della promozione del commercio equo e solidale. Sono infatti convinto che dove si consolidano buone pratiche, si offrano modelli positivi per tutto il settore commerciale».

«Per questo - ha concluso Parolini - ho apprezzato e sostenuto la legge regionale 69, approvata dal Consiglio Regionale il 21 aprile scorso, sul «Riconoscimento e sostegno delle organizzazioni di commercio equo e solidale», che riconosce il valore sociale e culturale del commercio equo e solidale, anche al fine di tutelare la particolare filiera dei prodotti venduti, e “il ruolo svolto dalle organizzazioni . È nostra intenzione fare in modo che i fondi stanziati vengano impiegati per progetti condivisi dai soggetti coinvolti».

In particolare la Regione promuove, finanzia e sostiene, anche mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto o con fondi di rotazione iniziative culturali, azioni di sensibilizzazione e fiere periodiche del commercio equo e solidale per la valorizzazione sul mercato dei prodotti del settore.

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