Cominciati gli scioperi alla Bayer di Filago per aiutare 9 lavoratori ritenuti in esubero

I lavoratori della Bayer di Filago hanno osservato la prima di un pacchetto di 8 ore di sciopero per protestare contro i 9 esuberi annunciati dal polo bergamasco del colosso farmaceutico. L’agitazione era stata decisa dall’assemblea del polo produttivo di Filago che si era riunita il 22 novembre scorso, affidando un mandato alle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil e alle Rsu per proclamare l’astensione. Nello stabilimento lavorano oltre 500 persone tra Bayer, Bayer CropScience, Bayer MaterialScience, Polimerlatex, Pemco Emails e Lanxess. Anche queste ultime tre aziende hanno partecipato allo sciopero per solidarietà con quelle direttamente controllate dalla Bayer. Gli esuberi derivano dalla vendita, avvenuta, nel 2001 del marchio Autan da parte della Bayer alla Johnson, che ha acquistato i macchinari ma non ha assunto direttamente i lavoratori. Secondo un accordo valido fino a quest’anno, circa quaranta dipendenti hanno così continuato a lavorare come contoterzisti per la Johnson che, però, ora ha ritirato l’impianto. La maggior parte del personale è stato ricollocato. Secondo i sindacati restano, però, senza prospettive, 9 persone, difficilmente ricollocabili perchè quasi tutte donne di età media vicina ai 50 anni e, per alcune, con difficili condizioni fisiche o familiari. «Spero che si riesca a ricollocare tutti. Con la Bayer - ha affermato Elisabetta Giglio, della Filcem Cgil - non è mai successo nulla di simile. Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione dignitosa anche per gli ultimi 9 lavoratori rimasti senza una proposta di lavoro da parte dell’azienda, anche perchè si tratta in qualche caso di lavoratori svantaggiati, di fasce lavorative protette. Le restanti 7 ore di sciopero verranno effettuate nei prossimi giorni.

(28/1172005)

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