Aprirà il 1° settembre nella sede del sindacato in via Garibaldi a Bergamo lo sportello che il Patronato Inca-Cgil, in collaborazione con l’Ufficio Diritti della Cgil, dedicherà alle procedure per la regolarizzazione di colf e badanti. Fino al 30 settembre sarà attivo il servizio di consulenza e spedizione delle domande riservato ai datori di lavoro italiani (o anche stranieri in possesso di carta di soggiorno) che potranno, infatti, chiedere di regolare le posizioni lavorative di badanti e colf, finora in nero.
Gli appuntamenti per lo svolgimento delle pratiche in Cgil dovranno essere presi telefonicamente (i numeri di telefono saranno comunicati nell’ultima settimana di agosto). Il servizio verrà assicurato anche in altre sedi Cgil della provincia oltre a quella del capoluogo: Ponte San Pietro, Dalmine, Treviglio, Romano di Lombardia, Grumello del Monte, Trescore e Gazzaniga.
Il requisito principale per accedere alla procedura di emersione è la sussistenza, al 30 giugno 2009, di un rapporto di lavoro della durata di almeno tre mesi. In altri termini bisogna verificare che il lavoratore abbia iniziato la propria attività (in nero) almeno dal 1° aprile scorso. La legge stabilisce che il datore di lavoro (italiano o straniero che sia) debba avere un reddito annuo non inferiore a 20.000 euro (o 25.000 euro per nucleo famigliare composto da più soggetti conviventi percettori di reddito).
La procedura prevede anche il pagamento di un contributo a forfait di 500 euro per ciascun lavoratore, da pagare prima dell'inoltro telematico della domanda. Fino alla conclusione della procedura vengono sospesi i procedimenti penali e amministrativi relativi al datore di lavoro e al lavoratore per le violazioni delle norme relative all'impiego di lavoratori in nero e di quelle relative al soggiorno nel territorio nazionale del cittadino straniero senza permesso.
Al momento della presentazione dell'istanza, le eventuali domande di “decreto flussi” presentate in precedenza vengono annullate. “La regolarizzazione è un provvedimento che chiediamo da sempre” ha detto Martino Signori, responsabile del Dipartimento Immigrazione per la segreteria provinciale Cgil. “Per questo a settembre faremo la nostra parte, ma restiamo convinti che un provvedimento riservato solo ad alcuni sia discriminatorio e controproducente per l’economia bergamasca. Far emergere dal nero solo colf e badanti significa fingere di non vedere migliaia di immigrati clandestini che lavorano irregolarmente e senza tutele (a cominciare dalla sicurezza sul lavoro) nel nostro tessuto produttivo”.
Per informazioni, lo sportello è raggiungibile telefonicamente ai seguenti numeri: 035.3594490, 495, 496.
© RIPRODUZIONE RISERVATA