«Cms Zogno», sì dei lavoratori
Intesa sul Premio: welfare e ferie solidali

Nell’azienda metalmeccanica lavorano 720 persone. L’accordo era stato raggiunto il 25 febbraio scorso: giovedì 21 marzo il voto dei dipendenti ha dato il via libera con il 92% dei pareri positivi.

È stato approvato giovedì 21 marzo, con un referendum dei lavoratori, l’accordo per il rinnovo del Premio di risultato dell’azienda metalmeccanica «Cms Zogno», dove lavorano 720 persone. L’intesa era stata raggiunta il 25 febbraio scorso, ma solo giovedì 21 marzo il voto dei lavoratori ha dato il via libera, con il 92% dei pareri positivi.

«Con questo rinnovo siamo riusciti a cancellare la riparametrazione del Premio a seconda del livello contrattuale di ciascun lavoratore, così ora tutti, indipendentemente dalla loro mansione, potranno raggiungere il 100% dell’importo», spiega Luca Mantovani della Fiom-Cgil di Bergamo. «Inoltre, i permessi previsti dalla legge 104 (cioè quelli riconosciuti a lavoratori affetti da disabilità grave e ai familiari che assistono una persona con handicap in situazione di gravità) vengono d’ora in poi considerati come presenza lavorativa a tutti gli effetti e non porteranno più alla decurtazione del Premio. Dal punto di vista strettamente economico, vengono poi previsti aumenti di 80 euro per il parametro di redditività e di 60 euro (fino a raggiungere un totale di 180 euro a regime) come ex buono carburante che si trasforma in contributo welfare fisso, non legato a nessun risultato, uguale per tutti, anche per i dipendenti part time».

Fra gli altri punti rilevanti del rinnovo – segnala la Cgil – ci sono l’introduzione di un giorno in più di permesso retribuito per i padri in caso di nascita di un figlio (aggiuntivo rispetto ai 5 spettanti per legge), l’estensione della cessione delle ferie solidali e dei permessi annui retribuiti (già prevista dal contratto nazionale, ma solo per figli minori) ai colleghi di lavoro per assistenza a loro stessi, ai loro figli anche non minori, ai genitori, ai fratelli, al coniuge e a conviventi di fatto o uniti civilmente. Viene, poi, istituita una commissione mensa che verificherà il gradimento e la qualità del servizio e, infine, viene riconosciuta una maggiorazione del 10% di quanto speso nell’anno precedente per chi decide di convertire in welfare in parte o interamente il Premio di risultato.

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