Il consiglio direttivo della Coldiretti di Bergamo, dopo un’ attenta analisi della grave crisi che sta attraversando l’allevamento del bovino da carne nella nostra provincia, ha deciso di chiedere lo stato di crisi per il settore della zootecnia da carne.In provincia di Bergamo gli allevamenti di bovini da carne sono circa 200. Queste imprese non possono più fronteggiare questa grave crisi da soli, pertanto alla Coldiretti non resta altra scelta che chiedere lo stato di crisi.Questo settore denuncia gravi problemi che hanno portato alla situazione attuale: enorme aumento dei costi di produzione, condizioni di mercato sempre più difficili e emergenze sanitarie.La causa principale di questa crisi è la diffusione della malattia della Bse, il morbo della mucca pazza, negli allevamenti di tutta Europa, difficile da debellare anche con la vaccinazione. Gli allevatori di tutta Europa sono così costretti ad abbattere i bovini, creando così un esubero di offerta di carne sul mercato e quindi una svalutazione del prodotto, i cui effetti si sentono anche in bergamasca.Infine, il nostro Paese è invaso da quantità di carni bovine in osso e preparate sempre maggiore: il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali nell’ultimo anno ha verificato un aumento del 30% delle importazioni di questi prodotti con gravi ripercussioni sul settore produttivo nazionale.(19/11/2008)
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