La Cavalleri chiede la «cassa»
A rischio in 271, 140 a Dalmine

Giovedì 16 gennaio a Roma, per la Cavalleri Ottavio spa di Dalmine, sindacati e commissari giudiziali hanno siglato un accordo per la richiesta di 12 mesi di Cassa integrazione straordinaria per procedura concorsuale per i 271 lavoratori, 140 dei quali al lavoro a Dalmine.

All’inizio di dicembre era stata ammessa ad una procedura concorsuale, mentre appena cinque mesi prima, in luglio, aveva visto aprirsi una Cassa straordinaria «per crisi aziendale». Giovedì 16 gennaio a Roma, per la Cavalleri Ottavio spa di Dalmine, sindacati e commissari giudiziali hanno siglato un accordo per la richiesta di 12 mesi di Cassa integrazione straordinaria per procedura concorsuale per i 271 lavoratori, 140 dei quali al lavoro a Dalmine.

A settembre era stata aperta una procedura di mobilità volontaria: da allora, dalla storica impresa specializzata in costruzioni edili e lavori stradali, sono fuoriusciti circa trenta di lavoratori, rioccupati altrove. «Tutto è cominciato con un debito rimasto insoluto nell’ambito di un subappalto che Cavalleri aveva affidato ad un’azienda poi finita in Concordato preventivo - ha spiegato Marco Bonetti della Fillea-Cgil provinciale. -. Successivamente da parte di Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio, era arrivata la revoca di un grosso appalto aggiudicato a un’Ati (Associazione temporanea di imprese) guidata, appunto, dalla Cavalleri, per il rifacimento della pista dell’aeroporto».

«Ora, dopo l’ammissione alla procedura concorsuale di dicembre, i tre commissari stanno cercando di salvare l’attività produttiva. Questa nuova Cassa, che durerà 12 mesi, ci dà il tempo per capire se l’impresa potrà continuare l’attività o no. A breve speriamo di incontrare i commissari per cercare di recuperare i crediti che Cavalleri vanta nei confronti delle commesse del cantiere per Brebemi. Nel frattempo, cercheremo anche di favorire la ricollocazione dei lavoratori attraverso tutte le forme previste dalla legge, come già è accaduto per una trentina di persone, nella speranza che l’impatto sia meno duro possibile. Infine, chiederemo con forza nuove informazioni su quando potrà, finalmente, venire pagata la Cassa integrazione firmata a luglio: dal Ministero non abbiano notizie e i lavoratori ancora aspettano di ricevere i soldi».

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