Cassa in deroga, dalla Regione
altri cinquanta milioni di euro

Regione Lombardia prosegue nella politica di sostegno al reddito a favore dei lavoratori colpiti dalla crisi economica, attraverso l'utilizzo di ulteriori 50 milioni di euro di risorse statali che potranno essere integrati da risorse del Fondo sociale europeo per percorsi di formazione e riqualificazione professionale e per indennità di partecipazione agli stessi percorsi.

E' quanto prevede l'accordo sottoscritto oggi a Roma dal vice presidente e assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi. L'intesa di giovedì fa seguito all'accordo quadro Stato-Regioni siglato il 12 febbraio scorso, che ha stabilito di mettere in campo 8 miliardi di euro in ammortizzatori sociali in deroga (2/3 dello Stato e 1/3 delle Regioni); 1,5 miliardi la quota a disposizione della Lombardia, che ha già stanziato 137 milioni per la Dote Lavoro.

"I soldi ci sono - ha sottolineato il presidente Roberto Formigoni, commentando la firma dell'intesa - e come abbiamo più volte ripetuto, nessuno in Lombardia verrà lasciato solo di fronte alla crisi. E' molto importante il fatto di abbinare sostegno al reddito e percorsi di riqualificazione così da permettere alle persone oggi in difficoltà di rientrare nel mondo del lavoro, appena passata la crisi, magari ad un livello e in ruolo migliore di prima".

L'accordo sottoscritto a Roma prevede dunque che la Regione gestisca una ulteriore tranche di finanziamento di 50 milioni di euro, con cui potrà garantire una serie di interventi di sostegno al reddito per i lavoratori: concessione o proroga della cassa integrazione ordinaria o straordinaria in deroga, trattamenti di mobilità e disoccupazione speciale. Questi 50 milioni serviranno a coprire tutta la contribuzione figurativa e il 70% del sostegno al reddito spettanti ai lavoratori secondo le norme attuali. I trattamenti di sostegno al reddito saranno erogati dall'INPS dopo la sottoscrizione, da parte dei lavoratori interessati, di una dichiarazione di disponibilità a partecipare a progetti di reinserimento lavorativo o accettare congrue offerte di lavoro.

Un ulteriore contributo, pari al 30% del sostegno al reddito spettante, sarà messo a disposizione di coloro che parteciperanno a percorsi di formazione e riqualificazione professionale. Le risorse per questa "integrazione" saranno garantite attraverso il Fondo Sociale Europeo - POR. "La novità di questo accordo - ha commentato il vice presidente Rossoni - sta proprio in questo forte 'investimento' sulla responsabilità dei lavoratori, ai quali sarà garantito tutto l'aiuto necessario, come abbiamo più volte promesso, ma anche a fronte di un loro impegno per ricollocarsi nel mondo del lavoro. Con questo provvedimento un lavoratore lombardo in cassa integrazione potrà beneficiare mensilmente, tra ammortizzatori sociali e percorsi di riqualificazione, anche di 2000 euro al mese: 800 di contributi figurativi, 800 tra integrazione e sostegno al reddito e fino 400 euro in servizi formativi".

Il riparto delle risorse a livello regionale per le diverse crisi occupazionali e i lavoratori destinatari di questi contributi saranno definiti attraverso un accordo quadro che sarà firmato dalla Regione con le parti sociali.

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