Case, stime sulla nuova tassa
«Tasi meno cara dell’Imu»

Imu batte Tasi. Almeno per ora. Gli incassi derivanti dalla nuova imposta sui servizi indivisibili introdotta dalla scorsa legge di stabilità in parziale sostituzione dell’imposta municipale sono infatti – al momento – ben inferiori a quelli riscossi dall’Erario nel 2012.

Imu batte Tasi. Almeno per ora. Gli incassi derivanti dalla nuova imposta sui servizi indivisibili introdotta dalla scorsa legge di stabilità in parziale sostituzione dell’imposta municipale sono infatti – al momento – ben inferiori a quelli riscossi dall’Erario nel 2012.

I dati sono ancora parziali, riferiti esclusivamente ai poco più di 2.000 Comuni che hanno deliberato l’aliquota del nuovo tributo entro la prima scadenza del 23 maggio, ma mostrano un calo sulla prima casa di quasi un terzo rispetto a due anni fa, l’ultima volta cioè in cui l’Imu è stata pagata su tutte le abitazioni principali.

Una buona notizia per i contribuenti, dunque, ma non altrettanto per le casse delle amministrazioni locali.

Secondo i dati del Dipartimento delle Finanze, il gettito Tasi/Imu sulle prime case (l’Imu si paga ancora su quelle di lusso) stimato a fine 2014 in base ai primi versamenti di giugno è pari a 1,2 miliardi, il 29,3% in meno rispetto alla cifra di 1,6 miliardi incassata dagli stessi Comuni nel 2012.

I versamenti sulle seconde case e degli «altri immobili» segnano invece una sostanziale stabilità, con un crescita di appena lo 0,15%, pari a 11 milioni di euro.

Tutto su L’Eco di Bergamo del 29 agosto

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