Cartiera in crisi, 70 posti a rischio
L’azienda: «Lo stop ci rafforzerà»

Entro il prossimo mese di luglio la cartiera Smi-Wrap (ex Cima) di San Giovanni Bianco dovrebbe cessare l’attività. Lo hanno comunicato i vertici dell’azienda ai sindacati motivando la decisione con l’impossibilità di produrre in modo competitivo tipologie di carta per alimenti. La decisione dell’azienda mette a rischio settanta posti di lavoro. Il sindaco di San Giovanni Bianco Gerardo Pozzi ha considerato però costruttivo il primo incontro avuto mercoledì 7 maggio con il presidente dell’azienda Paolo Nava. Martedì 13 maggio è previsto un tavolo di confronto con la Provincia, il Comune e la Comunità montana.
Gli incontri sono stati decisi dopo che la società ha comunicato la chiusura del bilancio 2007 con una perdita di oltre 2,5 milioni di euro oltre alla comunicazione delle perdite del primo trimestre 2008 calcolate a oltre 1,2 milioni. Numeri che, sommati a quelli degli ultimi quattro anni, arrivano a circa 12 milioni. I sindacati hanno quindi comunicato ai dipendenti la decisione di cessazione dell’azienda, mobilitando le istituzioni territoriali per trovare soluzioni alla crisi e una eventuale ricollocazione dei settanta posti di lavoro.

L’azienda però chiarisce la sua posizione: l’obiettivo è chiudere la cartiera per rafforzarsi ancora di più nel settore delle macchine da imballaggio, campo in cui il gruppo continua a crescere. «Come è stato spiegato ai sindacati, la situazione della cartiera non è rosea - spiega il presidente Paolo Nava -. Periodicamente ci siamo sempre incontrati per fare il punto della situazione e comunicare quelli che erano i segnali trasmessi dal mercato. Nel gruppo è l’unica attività con problemi di bilancio: il mercato non riconosce più quel prodotto, in un settore come è quello delle cartiere non felice». La fabbrica è specializzata soprattutto in carta per alimenti e negli ultimi anni si è fatta sentire in particolare la concorrenza dal nord Europa e dall’Est che, unita alla pressione sui costi, specie dell’energia e del gas, con aumenti nell’ordine del 70-80% in un quinquennio, si è riflessa sui margini e sui risultati».

(07/05/2008)

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