Cartemani ceduta agli austriaci
Losa: «Così cresceremo ancora»

«Cosa vuole che le dica? Per noi è un salto in avanti. Può sembrare un paradosso, ma per un’azienda del nostro livello, solo un’alleanza importante ci poteva permettere di crescere ancora. E adesso abbiamo tutte le carte in regola per farlo».

«Cosa vuole che le dica? Per noi è un salto in avanti. Può sembrare un paradosso, ma per un’azienda del nostro livello, solo un’alleanza importante ci poteva permettere di crescere ancora. E adesso abbiamo tutte le carte in regola per farlo».

Così il presidente e fondatore della Cartemani di Curno, Donato Losa, commenta la cessione della sua «creatura», attiva da 34 anni nel settore dell’igiene e del comfort della persona alla multinazionale austriaca Hagleitner Hygiene International GmbH, presente in 12 Paesi europei. La cessione delle quote del 100% si è perfezionata nelle ultime ore con la firma dell’accordo a Bolzano, tra Losa e il 54 enne patron dell’impero del cleaning Hans Georg Hagleitner.

Una firma che dev’essere costata non poco a Losa, partito nel 1980 con pochi mezzi, in una piccola sede di Mozzo, e che oltre a distribuire asciugamani di carta, in pochi anni ha costruito attorno al prodotto carta igienica, «un mercato che prima non esisteva», con 40 dipendenti, un fatturato che quest’anno ha toccato i 12,2 milioni di euro (stabile) e una gamma di prodotti esclusivi che sono diventati marchio di fabbrica, adottati dai più importanti locali alla moda e di tendenza di mezzo Stivale (in molti ricordano ancora i dispenser in oro a 24 carati che Cartemani creò per la Scala di Milano nel 2005 per i servizi igienici del palco reale).

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