Carlo Pesenti ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di sorveglianza di Mediobanca. Lo si apprende da una una nota diffusa dall’istituto. Le dimissioni di Pesenti sono legate all’entrata in vigore delle disposizioni legislative in materia di cumulo degli incarichi. Pesenti siedeva nel cds di piazzetta Cuccia quale consigliere non indipendente e faceva parte anche del comitato per le remunerazioni.La decisione di Carlo Pesenti di lasciare il cds di Mediobanca - spiegano fonti vicine al gruppo Italmobiliare - è conseguente all’entrata a regime, lo scorso 30 agosto, delle disposizioni Consob in materia di limite al cumulo degli incarichi per i componenti gli organi di controllo di società quotate, cioè per i membri dei consigli di sorveglianza o dei collegi sindacali. In base al Regolamento Emittenti che stabilisce le modalità di calcolo del cumulo degli incarichi, Carlo Pesenti a fine agosto avrebbe registrato una valutazione di 7,60 punti (in quanto presente nei consigli di Italcementi, Italmobiliare, Rcs, Unicredit, Mediobanca e Ambienta Sgr), a fronte del limite massimo previsto di 6 punti. Per poter mantenere la sua presenza nel cds di Mediobanca avrebbe dovuto lasciare almeno due degli altri incarichi.L’uscita dal comitato di sorveglianza di Mediobanca, che è l’unico incarico ricoperto da Carlo Pesenti in organi di controllo, fa invece decadere le condizioni indispensabili che determinano l’obbligo di legge di sottostare al limite del cumulo degli incarichi. Il gruppo Italmobiliare resta comunque rappresentato nel patto di sindacato di Mediobanca dal padre Giampiero Pesenti.Le dimissioni di Carlo Pesenti non sono dunque legate alla partita in corso per il ritorno di piazzetta Cuccia a un sistema di governance tradizionale. Sistema che peraltro, se verrà nuovamente adottato da piazzetta Cuccia, gli lascerebbe aperta la possibilità di entrare nel futuro cda (che sarebbe affiancato da un collegio sindacale): qualora il patto di sindacato dovesse decidere di candidarlo non ci sarebbero vincoli.(10/09/2008)
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