Economia / Bergamo Città
Venerdì 24 Gennaio 2014
«Capitalismi & imprese»: alla Fiera
convegno di Fondazione Italcementi
«Il capitalismo familiare può essere un modello vincente per i settori tradizionali, per le nuove start-up o per i differenti ambiti di business?».È una delle domande cui cercherà di rispondere il convegno della Fondazione Italcementi che si terrà sabato dalle 10 in Fiera a Bergamo.
«Il capitalismo familiare può essere un modello vincente per i settori tradizionali, per le nuove start-up o per i differenti ambiti di business?».
È una delle domande cui cercherà di rispondere l’annuale convegno della Fondazione Italcementi che si terrà sabato dalle 10 in Fiera a Bergamo sul tema «Capitalismi & imprese». L’appuntamento cade a dieci anni dalla costituzione della Fondazione e nel 150° anniversario della nascita di Italcementi.
Dopo il saluto del presidente della Fondazione, Giovanni Giavazzi, e del presidente di Italcementi, Giampiero Pesenti, il convegno vedrà una prima parte introdotta da Guido Corbetta, professore ordinario di Strategia aziendale e titolare della cattedra Aidaf-Alberto Falck di Strategia delle aziende familiari alla Bocconi.
Seguirà la tavola rotonda moderata dall’editorialista de La Stampa, Gianni Riotta, con ospiti internazionali: Shaikha Al Maskari, presidente Al Maskari Holding (Emirati Arabi Uniti); Taotao Chen, professoressa di Management ed economia internazionale, Tsinghua University (Pechino); Gabriele Galateri di Genola, presidente Generali e del Comitato per la corporate governance promosso da Abi, Ania, Assonime, Assogestioni, Borsa e Confindustria; Basant Kumar Gupta, ambasciatore dell’India in Italia; Ivan Lansberg, direttore accademico dei programmi executive in tema di aziende familiari, Kellogg School of Management, Stati Uniti; Ugo Parodi Giusino, amministratore delegato e socio fondatore di Mosaicon.
Verso le 12,15 è prevista la testimonianza di Alex Zanardi, oro alle Paralimpiadi di Londra 2012. Chiuderà i lavori il saluto del consigliere delegato di Italcementi, Carlo Pesenti.
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