Economia
Giovedì 06 Ottobre 2011
Camera di Commercio e Sacbo
finiscono nel mirino della CdO
Il presidente della Compagnia delle Opere, Rossano Breno, annuncia battaglia nei confronti della conduzione della Camera di Commercio. In una conferenza stampa in programma venerdì presenterà un documento sulle cose sui vale la pena di riflettere.
Il botta e risposta sulla gestione della Camera di Commercio tra il presidente di Confindustria Bergamo Carlo Mazzoleni e il presidente camerale Paolo Malvestiti? «Personalismi e polemiche sterili che non entrano nel merito dei problemi». Il presidente della Compagnia delle Opere (CdO) Rossano Breno - in vista dell'assemblea elettiva del 13 ottobre che, con tutta probabilità, lo confermerà alla guida dell'associazione imprenditoriale per il prossimo triennio - liquida sbrigativamente le schermaglie dei giorni scorsi, abbandonando, per una volta, il suo proverbiale aplomb di stampo «british».
Già questo è sufficientemente indicativo dello stato d'animo che si vive nella CdO a proposito della gestione dell'ente camerale: evidentemente non soddisfa e richiede robuste virate. In quale direzione, però? Breno rinvia il nocciolo delle proposte CdO alla conferenza-stampa di venerdì alle 11,30 al Centro Congressi «Giovanni XXIII».
«In quell'occasione - annuncia il presidente - spiegheremo perché si deve cambiare nell'attività della Camera di commercio, entrando nel merito dei problemi. Consegneremo un documento che sottoporrà al vaglio degli imprenditori le cose concrete su cui vale veramente la pena riflettere per cambiare. Perché è evidente che bisogna cambiare». Avvertendo in anticipo che «non sarà una conferenza stampa in punta di forchetta».
Domani sapremo, ma è facile prevedere che nel mirino della CdO finiscano le aziende partecipate della Camera di commercio. Breno, giusto un anno fa, era arrivato a dire: «Strutture come Servitec oggi non servono più». «Ecco, - conferma il presidente CdO - questo è appunto il merito in cui vogliamo entrare. E cioè su come le risorse vengono oggi usate e su come, invece, potrebbero essere più intelligentemente impiegate per il bene delle imprese».
Sempre un anno fa Breno aveva anche lamentato una «politica dei piccoli passi» della Sacbo, la società di gestione dell'aeroporto di Orio al Serio, ma ora, dopo il cambio dei vertici che avrebbe dovuto portare all'auspicato «salto di qualità», un po' sorprendentemente dice: «Il salto di qualità non si vede ancora. I soggetti pubblici che hanno inteso cambiare i vertici Sacbo penso abbiano introdotto dei cambiamenti per fare quel salto di qualità che, però, al momento non c'è. Si tratta di vedere se quella parte di compagine che ha voluto il cambiamento sia ancora determinata nel volerlo».
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