Cambiava pneumatici
Ora costruisce tamburi e batterie

Inventarsi un lavoro di questi tempi più che una scelta è una necessità, ma c’è chi riesce a trasformare la propria passione in un’attività professionale cogliendo anche le prime soddisfazioni.

È il caso di Paolo Bettineschi, ex gommista di 33 anni di Costa Volpino, che da due anni sta coltivando il suo amore per la musica in generale, e per le percussioni in particolare, fino a farlo diventare una professione. Oltre che batterista (i suoi riferimenti sono due mostri nel settore come John Bonham «Bonzo» dei Led Zeppelin e Ringo Starr dei Beatles), l’ex gommista ha infatti iniziato a costruire e produrre batterie per ogni genere di musica, oltre che riparare e mettere a punto i tamburi dei suoi colleghi.

«Lavoravo in una officina meccanica di Costa Volpino, a due passi da casa – racconta Bettineschi – e cambiavo i copertoni delle auto. Anche questo settore ha risentito della crisi e quando mi sono accorto che il lavoro veniva a mancare, ho deciso di lanciarmi in una nuova avventura. Ho sempre avuto dimestichezza con il lavoro manuale, la musica è la mia grande passione, e allora ho deciso di provare a costruire tamburi e batterie da proporre ai festival e alle rassegne di jazz e rock che, fortunatamente, ancora si svolgono a Bergamo, Brescia e nelle due province».

Oltre al marchio «Paul’s Drums» e al logo (disegnato e regalato dall’amica Barbara Gaioni), Bettineschi ha trovato anche una nuova officina: in pieno spirito Silicon Valley è lo scantinato di casa. Proprio qui Bettineschi crea le sue batterie e aggiusta e ripara i tamburi dei musicisti che iniziano a conoscere e apprezzare la sua professionalità. «È un lavoro – racconta – che ti apre un mondo pieno di opportunità, perché la musica con tutte le sue varianti, gli artisti con la loro creatività, i musicisti con le loro fissazioni e manie, offrono di fatto mille varianti su ogni componente che va a formare una batteria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA