Continua a scendere la produzione industriale in provincia di Bergamo. Il terzo trimestre del 2008 registra infatti ancora una caduta della stessa entità (-2,6% la variazione annua) rilevata nel trimestre precedente. La dinamica sul trimestre, destagionalizzata, segna invece un lieve rialzo, anche se lungo una curva con molte oscillazioni. Il quadro è marcatamente negativo, tanto più se si considera che i risultati forniti dalle imprese si riferiscono ad un periodo di tempo - tra inizio luglio e fine settembre - antecedente l’esplosione della crisi finanziaria internazionale. Il calo di produzione, ordini e fatturato rispecchia un indebolimento della domanda, interna ed estera, già in corso da diversi mesi, nonché una tendenza di lungo periodo che colpisce alcuni settori di specializzazione dell’industria bergamasca (e regionale) e segnatamente il tessile. Ma è certamente l’approfondirsi del ciclo negativo per la meccanica a determinare una più ampia e diffusa flessione della produzione. L’effetto congiunto della debolezza strutturale del sistema moda e di un rallentamento della domanda estera di beni intermedi e d’investimento tipici delle produzioni meccaniche spiega probabilmente le ampie flessioni di Bergamo e delle province pedemontane di Como, Varese, Lecco e Brescia.Lo stesso export mensile totale di Bergamo, a prezzi correnti, certificato da Istat, è risultato inferiore ai corrispondenti mesi dell’anno precedente sia a Giugno (-7,8%) che a Luglio (-4,4%), soprattutto nei confronti dei partner europei (-8,5% a giugno e -8,9% a luglio l’export verso i paesi dell’Unione europea a 27). Il valore corrente delle esportazioni di Bergamo cumulate nei primi 7 mesi dell’anno cresce solo del +1,8% sullo stesso periodo del 2007, un incremento ben distante dal dato medio nazionale (+6,1%) e regionale (+5,4%). L’intonazione negativa del quadro congiunturale è confermata dalla netta caduta della produzione nell’artigianato manifatturiero (-3,9% su base annua), anch’essa estesa a tutte le province lombarde con l’eccezione di Sondrio, e da segnali di rallentamento in alcuni settori manifatturieri collegati alla filiera dell’edilizia e della produzione di beni per la casa.Le aspettative sul quarto trimestre del 2008 sono tutte negative, con segni di peggioramento per l’evoluzione attesa della domanda estera e dell’occupazione. Per quanto riguarda quest’ultima, i risultati del terzo trimestre del 2008 registrano una moderata flessione degli addetti (-0,15% nei tre mesi), in linea con il profilo stagionale, e una divaricazione negli andamenti occupazionali dei diversi settori, tra i quali si segnala il tessile con una flessione di addetti che si protrae da 25 trimestri consecutivi.(28/10/2008)
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