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Economia / Valle Cavallina
Venerdì 23 Luglio 2021
Bergamo, oltre 200 lavoratori Boost in piazza. Lo sciopero sfiora il 100% - Foto
Venerdì 23 luglio la mobilitazione, con presidio in via Tasso e incontro in Prefettura.
Più di 200 lavoratori davanti alla prefettura di Bergamo, un’adesione allo sciopero che sfiora il 100%. Questi i numeri della protesta alla Boost, azienda grafica alle prese con una crisi finanziaria che rischia di compromettere produzione e occupazione . «Nessuna notizia anche dopo tanti giorni. L’azienda non ha fatto sapere circa stipendi e circa sviluppi economici del mercato. Siamo sempre e solo in attesa». Luca Legramanti e Paolo Turani, segretari generali di FISTEL CISL e SLC CGIL di Bergamo, esprimono la loro amarezza e lo sconforto per la vicenda dell’azienda grafica di San Paolo s’Argon e Cenate Sotto, dove, da oltre un mese, più di 800 lavoratori attendono l’ultimo stipendio. Così, questa mattina, molti dei dipendenti bergamaschi del gruppo si sono ritrovati in centro a Bergamo, sotto il palazzo della Prefettura, per lo sciopero indetto dalle Organizzazioni sindacali e per pubblicizzare il più possibile la situazione di crisi che il settore sta vivendo, un tempo uno dei motori trainanti dell’economia provinciale.
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«L’incontro con il Prefetto ha sancito l’interesse delle istituzioni per la situazione che centinaia di famiglie stanno vivendo per questa crisi – hanno detto i due sindacalisti, all’uscita dalla Prefettura. Abbiamo consegnato il documento che sottolinea tutte le difficoltà e le pesanti incertezze sul futuro, nonostante i tanti accordi che già abbiamo stretto con l’azienda». «A oggi, non c’è ancora alcuna certezza sul pagamento della mensilità di giugno per tutti i dipendenti, dopo che i ritardi si sono fatti continui e cospicui da molti mesi a questa parte. Restano scoperte TFR e Fondi Pensione Complementare di tutti i lavoratori andati in prepensionamento dall’inizio dell’anno e negli anni scorsi. Non c’è alcuna prospettiva industriale per mettere in sicurezza l’attività degli stabilimenti del gruppo e i posti di lavoro. La nostra priorità è il pagamento della mensilità di giugno, perché i bisogni delle famiglie sono importanti. Il Prefetto ha promesso interventi presso INPS e il Governo perché si facciano tutte le mosse necessarie». Per i prossimi giorni, le Organizzazioni Sindacali chiederanno un incontro all’azienda per avere risposte concrete e tangibili su stipendi arretrati e attività industriale. «Senza risposte su salario e prospettive serie rispetto alla continuità aziendale – concludono Legramanti e Turani - , le iniziative di mobilitazione proseguiranno».
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