Economia / Bergamo Città
Martedì 30 Settembre 2014
Bergamo: il 35,9% dei 55enni è occupato È il +2,6% rispetto l’anno prima
Il mercato del lavoro si sta trasformando a causa dell’allungamento delle prospettive di vita e anche Bergamo e i suoi abitanti sono coinvolti da questa evoluzione.
Come sta cambiando il mondo del lavoro? Quali scenari ci aspettano con l’innalzamento dell’età pensionabile? Quale futuro attende l’attuale forza lavoro, caratterizzata da una forbice in aumento, che vede sempre più spesso operare a braccetto lavoratori di 20 anni e ultrasessantenni con esigenze fisiologiche diverse? Il mercato del lavoro si sta trasformando a causa dell’allungamento delle prospettive di vita: da proiezioni Isfol, infatti, nel 2015 saranno oltre 13mila gli over65 (pari al 21,4% del totale) e si stima che nel 2050 saranno oltre 20.700 ovvero il 31,5% della popolazione.
Un trend in crescita, che nell’immediato futuro vedrà rimanere sul posto di lavoro, in virtù della nuova riforma del mercato del lavoro, anche le fasce più mature della popolazione. Un fenomeno che interessa anche la Lombardia dove, nel 2013, secondo l’elaborazione di Ambiente Lavoro - il Salone dedicato alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro (Bologna, 22-24 ottobre) - su base dati Istat, il 44,9 % dei cittadini con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni era occupato (+4,5% rispetto all’anno precedente).
Crescita anche per la provincia di Bergamo, dove se nel 2013 il 35,9% degli abitanti tra i 55 e i 64 anni era occupato attivamente (11° posto tra le province della regione), nel 2012 lo era il 33,3%. Guardando alle singole province si vede come, nel 2013, in Lombardia quella con la più alta percentuale di 55-64enni lavorativamente attivi è stata Monza Brianza (50,8%), seguita da Milano (50,1%), Brescia (46,3%), Como (45,9%), Pavia (43,3%), Cremona (41,8%), Varese (40,7%), Sondrio (40,3%), Mantova (40,1%), Lecco ( 37,6%), Bergamo (35,9%) e Lodi (34,2%).
«Il progressivo invecchiamento della forza lavoro ha ricadute importanti anche sul fronte della sicurezza. Occorrerà prevedere nuove modalità con cui sensibilizzare e poi formare gli operatori, oltre ad implementare nuove politiche aziendali che tengano conto delle mutate esigenze dei loro addetti sia in fatto di sicurezza, che di benessere, che di welfare aziendale» sostiene Marilena Pavarelli, Project Manager di Ambiente Lavoro, il Salone dedicato alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro, che si terrà a Bologna dal 22 al 24 ottobre.
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