Banco di Verona e Novara: + 18% per l’utile dei primi 9 mesi

Il Banco Popolare di Verona e Novara - che controlla anche il Credito Bergamasco - ha concluso i primi 9 mesi con un utile netto di 299 milioni di euro. Il dato - come precisa l’istituto - non è confrontabile con i 213 milioni del settembre 2003, che beneficiavano di voci straordinarie. Escluse queste ultime, l’utile netto risulta in crescita del 18%. Il Roe annualizzato contabile è del 12,1% (era del 9,1% nel 2003), mentre quello rettificato per l’effetto degli avviamenti è del 14,5%. Il margine di intermediazione, infine, è cresciuto dell’1% a 1.677 milioni. Il piano triennale elaborato dal gruppo per il 2005-2007 punta a una crescita media annua di «quasi il 13%»: il piano, che parte dall’assunto di una ripresa economica nel triennio accompagnata da un rialzo dei tassi dell’area euro al 2,8% a fine 2007, prevede tra l’altro il progressivo riallineamento della produttivà della Banca Popolare di Novara alla media del gruppo, con un conseguente aumento medio dei prestiti alla clientela.

I costi, prosegue la nota, dovrebbero «invece crescere del 3% medio, in quanto le residue sinergie da costo del piano di integrazione tra Verona e Novara consentiranno di assorbire circa 100 milioni di nuovi investimenti necessari per avviare le azioni di lungo termine del piano strategico».

(02/11/2004)

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