
Economia / Bergamo Città
Martedì 29 Dicembre 2015
Banche, arriva il bail-in
Ecco rischi e tutele per i conti
Il termine è inglese, come spesso accade ormai in finanza. Però, sta diventando familiare. Intervista con Domenico Piatti, docente di Finanza aziendale all’Università di Bergamo.
Bergamo
È il «bail-in», ovvero il salvataggio delle banche dall’interno, per distinguerlo dal bail-out, che comporta invece un intervento esterno, con fondi pubblici. Il bail-in entrerà in vigore da gennaio e sarà un «cambiamento culturale epocale», come lo definisce Domenico Piatti, docente di Finanza aziendale all’Università di Bergamo. Fino ad oggi, infatti, non si immaginava, per certi aspetti sbagliando, di poter perdere i soldi investiti in banca. Con il bail-in, invece, questo potrà succedere. Per questo, senza allarmismi, saranno necessarie consapevolezza e informazioni sempre maggiori e puntuali.
Professore, cosa entrerà in vigore a gennaio?
«Entrerà in vigore, in Italia come in tutti gli altri Stati dell’Ue, il recepimento della direttiva europea Brrd (Bank recovery and resolution directive) con l’obiettivo di prevenire le crisi bancarie e armonizzarne la gestione».
Perché si è arrivati alla direttiva?
«La crisi finanziaria del 2007-2008 ha dimostrato che gli Stati erano impreparati ad affrontarla e per evitare il fallimento delle banche è stato necessario l’intervento pubblico».
Intervento peraltro fonte di polemiche interne all'Ue, visto che altrove le banche hanno ricevuto aiuti a fondo perduto.
«Infatti, questo è successo in Germania con 250 miliardi, in Spagna con 60 miliardi, in Irlanda con 50 miliardi. In Italia, invece, sono stati prestati alle banche in difficoltà 4 miliardi, poi restituiti dagli istituti, pagando interessi alti, attorno al 9%. Con la direttiva sono stati definiti strumenti comuni per prevenire e gestire le crisi senza l’intervento dello Stato».
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maurizio NIZZOLA
9 anni, 4 mesi
Alessio Finazzi i rischi della vita non posso gestirli, ma quelli della finanza sì. Se i poveri risparmiatori frodati avessero avuto le giuste informazioni, probabilmente non avrebbero perso i loro soldi. Le banche fallite erano già tre anni che mascheravano i bilanci, ma né Banca d'Italia, né Consob avevano comunicato la reale situazione.
Graziano Rosponi
9 anni, 4 mesi
Deutschland über alles! E poi vogliono dare lezioni a tutti gli altri.
Alessio Finazzi
9 anni, 4 mesi
rimango basito quando sento che persone che mettono i propri risparmi in mano a dementi che poi li lasciano senza il becco di un quattrino e poi dicono che non conoscevano il rischio, ma il tasso di rendità si! mi dispiace per chi si ha perso i propri risparmi, comunque la vita comporta dei rischi così come la finanza.
Fabio Ferrari
9 anni, 4 mesi
Infatti, tra i rischi c'è pure quello di essere rapinati.