Liberalizzazione dei prezzi per il trasporto, più responsabilità e sicurezza sulle strade per il trasporto delle merci, velocizzazione dell’iter per ottenere le licenze e condizioni più favorevoli agli utenti per il trasporto di persone. Sono queste le principali novità introdotte dalla riforma dell’autotrasporto che riordina a 360 gradi l’intero settore.
La preannunciata riforma, disegnata da tre decreti legislativi pubblicati ieri sulla Gazzetta Ufficiale, sarà in grado, secondo quanto ha dichiarato il sottosegretario ai Trasporti Paolo Uggè, di avviare un «meccanismo virtuoso sulle strade che dovrebbe garantire trasporti più sicuri e maggiore qualità dei servizi».
Il riordino va a impattare su un settore di deciso rilievo, osserva lo stesso Uggè: basti pensare che per il solo comparto merci le imprese iscritte all’albo dell’autotrasporto sono 130 mila, che muovono 300 mila camion (superiori a 35 quintali), danno lavoro a 500-600 mila addetti e producono un giro d’affari di circa 30 miliardi di euro l’anno.
I tre decreti legislativi che attuano la riforma di fatto liberalizzano il trasporto merci, modificano gli organismi che consentiranno di monitorare l’attuazione della legge (Consulta generale per l’Autotrasporto e Comitato centrale per l’Albo nazionale degli Autotrasportatori) e riordinano il sevizio di trasporto delle persone. In quest’ultimo caso le nuove norme portano a una velocizzazione delle pratiche per ottenere le licenze.
In sostanza per poter effettuare un servizio di trasporto di pullman basta dimostrare di avere i requisiti necessari (capacità professionale, capacità finanziaria e onorabilità) e una volta fatto questo si può chiedere l’autorizzazione al ministero e iniziare a esercitare la propria attività, ovviamente nel rispetto delle regole (tra queste la certificazione di qualità, il rispetto dei contratti di lavoro, la disposizione di impianti e autobus sicuri, il non aver commesso infrazioni gravi un anno prima della richiesta della licenza), con il rilascio delle nuove autorizzazioni che diventa automatico.
Per quanto riguarda invece il trasporto di merci, la principale novità riguarda la liberalizzazione dei prezzi rispetto ad un sistema precedente con tariffe fissate per legge. Da ora in poi saranno quindi le parti, attraverso un contratto, a stabilire liberamente il corrispettivo dovuto per un particolare trasporto. E i contratti tra trasportatore e committente si fonderanno sul reciproco rispetto delle norme di sicurezza, con un accento particolare sulla responsabilità condivisa da ciascuno. Con la riforma infatti si è creato un sistema per cui, nel caso di un trasporto non condotto in sicurezza (limiti di velocità ecc), ognuno risponde per la propria parte di responsabilità con multe o sanzioni più gravi.
In sostanza, secondo Uggè, questa responsabilità diffusa tra tutti i soggetti premia chi rispetta le norme. Ci sarà anche una maggiore sicurezza sulla strada, sia attraverso il rispetto degli orari di lavoro, dei riposi e dei limiti di velocità, verificabili tramite l’introduzione del cronotachigrafo, sia con norme che combattono l’abusivismo. La liberalizzazione delle tariffe, conclude Uggè, diventerà definitivamente operativa a partire dal 28 febbraio e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2007.
(11/01/2006)
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