La convocazione delle associazioni dell’autotrasporto - che hanno proclamato lo sciopero di 5 giorni da lunedì 10 a venerdì 14 dicembre - da parte del ministero dei Trasporti è «tardiva, priva di garanzie concrete, allargata in modo strumentale anche alle associazioni che non aderiscono alla protesta». Resta quindi confermato il fermo generale dei servizi, ma c’è anche la disponibilità all’incontro di martedì. Sono le considerazioni di Cna Fita, Confartigianato trasporti, Fai, Fiap L, Sna Casartigiani, Fiap M, Unitai: le associazioni dichiarano «l’impossibilità pratica» di revocare il fermo, peraltro già scattato in queste ore con il blocco delle operazioni di carico delle merci.
Le associazioni dell’autotrasporto commentano duramente il ritardo del Governo: «Evidentemente - spiega Conftrasporto - deve esistere all’interno del ministero un problema di comunicazione o di comprensione tra il ministro e i suoi più stretti consiglieri che dovrebbero ben conoscere il mondo del trasporto. Il ministro Bianchi ha inviato nella serata di ieri una comunicazione alle associazioni che hanno aperto la vertenza con la quale conferma la sua piena disponibilità ad un confronto costruttivo».
Le associazioni dell’autotrasporto sono convinte che «questo a fermo avvenuto si verificherà. Oggi, dobbiamo registrare ancora e solo parole e parole». Le «numerose» adesioni che giungono, conclude Conftrasporto, «lasciano intuire che la partecipazione sarà forte e la risposta costringerà il Governo ad interessarsi in modo diverso delle problematiche di un settore strategico per lo sviluppo e la competitività del sistema Paese».
(07/12/2007)
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