Economia / Bergamo Città
Mercoledì 06 Agosto 2014
Auto, un mercato senza turbo
Immatricolazioni a luglio +1,1%
Timida, ma ancora viva. È la ripresa del mercato dell’auto nella provincia bergamasca che, lo scorso mese di luglio, ha visto immatricolate (dati Unrae) 1.908 nuove vetture: 21 in più del luglio 2013 che, in percentuale, valgono un +1,1%.
Timida, ma ancora viva. È la ripresa del mercato dell’auto nella provincia bergamasca che, lo scorso mese di luglio, ha visto immatricolate (dati Unrae) 1.908 nuove vetture: 21 in più del luglio 2013 che, in percentuale, valgono un +1,1%.
Timida, dicevamo, perché lo scorso mese di giugno la crescita risultava attestata al 5,4%: ma anche perché sui sette mesi del 2014, l’andamento del mercato delle quattro ruote nella nostra provincia si colloca in terreno positivo con un incremento, anno su anno, del 3,3%: 14.668 vetture immatricolate da gennaio al 31 luglio scorso, contro le 14.224 «targate» nello stesso periodo del 2013.
Certo, i numeri sono ancora quelli di un mercato che fa fatica, ma, in un certo qual senso, pare proprio che si voglia ingranare la marcia e provare a recuperare posizioni in un ambito e in un settore che, da tempo, avverte ben chiaro il peso della crisi.
Ma, come sempre, alle analisi pure dei numeri occorre fare la tara. E nell’ambito delle immatricolazioni delle vetture, un ma significativo viene anche dalla nuova tendenza legata al noleggio di lungo periodo. Una precisazione che traccia in maniera chiara Gianemilio Brusa, amministratore delegato del gruppo Bonaldi: «Rispetto al mercato Italia, il dato relativo alla nostra provincia si conferma più modesto. Si tratta di una crescita insufficiente e insoddisfacente. Il mercato dell’auto, a Bergamo, non beneficia delle immatricolazioni di vetture destinate al noleggio a lungo termine, che rappresenta ormai una quota importante del mercato pari al 20-25% del totale; queste auto, anche se vendute nella nostra città vengono immatricolate dalle società di noleggio che hanno sede a Milano, Bolzano, Reggio Emilia, Roma».
Anche per questo - sottolinea ancora Brusa - «Bergamo perde percentuali di crescita rispetto al mercato Italia». Nei primi sei mesi del 2014, a segnare un incremento sono in particolare le vetture del segmento basso e medio basso.
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