Mercoledì 6 maggio alle ore 14.30 a Roma, alla Decima Commissione della Camera dei Deputati, si terrà un’audizione alla quale sono stati invitati i sottoscrittori del Protocollo d’intesa per il rilancio economico della Valle Seriana, siglato il 6 aprile dai rappresentanti di Cisl, Cgil e Uil, Confindustria e Imprese & Territorio. La Commissione della Camera dei Deputati che si occupa di attività produttive, commercio e turismo, il 25 febbraio scorso ha deliberato l’avvio di un’indagine conoscitiva sulla situazione e sulle prospettive del sistema industriale e manifatturiero italiano rispetto alla crisi dell’economica internazionale.
L’audizione con i rappresentanti del distretto del tessile della Valle Seriana e dei sottoscrittori del Protocollo rientra nelle attività deliberate a febbraio. In rappresentanza dei sindacati bergamaschi saranno presenti a Roma Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil, e Ferdinando Piccinini, segretario generale provinciale della Cisl.
Il Protocollo d’intesa prevede 3 azioni: task force per il supporto e l’assistenza alle imprese per la valutazione e realizzazione di investimenti sul territorio; costituzione di un Fondo (a maggioranza privata) con il contributo pubblico per finanziare nuove attività imprenditoriali e sostenere progetti innovativi con le imprese del territorio (il fondo potrà inoltre intervenire sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare delle imprese e per il recupero dei siti industriali dimessi); sperimentazione di attività di flex-security attraverso la riqualificazione di lavoratori intervenendo con ulteriore incentivi economici a sostegno di una disponibilità alla partecipazione di percorsi formativi mirati alla ricollocazione.
Dopo l’audizione alla commissione attività produttive della Camera, il prossimo appuntamento è fissato per il 13 maggio per una verifica tecnica a Bruxelles per l’attivazione di finanziamenti Europei sul versante dalla Flexsicurity (F.E.G.) La Cisl bergamasca ritiene che sul versante della Flesxsicurity occorra misurarsi con coraggio su elementi innovativi per coniugare le esigenze di flessibilità delle imprese con una sicurezza da costruire con nuove tutele che abbiano riferimento il mercato del lavoro. Questo significa anche per il sindacato misurarsi su elementi di ampia flessibilità per favorire il reingresso al lavoro dei lavoratori riqualificati ma al tempo stesso chiedere un impegno delle stesse aziende che assumono sul versante di un accompagnamento effettivo dei lavoratori coinvolti attraverso integrazioni sugli ammortizzatori sociali e sulle prospettive di ricollocazione.
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