Economia / Bergamo Città
Mercoledì 22 Aprile 2015
Auchan, assemblee di lavoratori
in attesa dello sciopero del 9 maggiio
Deciso poco fa unitariamente, è fissato per il 4 maggio il primo ciclo di assemblee dei lavoratori di Auchan di Bergamo, dopo le voci, non ancora ufficializzate, dell’intenzione dell’azienda di aprire una procedura di mobilità (alcune stime dicono per oltre mille dei 12mila lavoratori in tutto il Paese).
Nel supermercato del capoluogo orobico l’appuntamento sarà dalle 7,30 del mattino alle 7 di sera, con quattro diverse assemblee a seconda dei turni. Si discuterà del momento delicato che l’azienda sta attraversando (nel 2014 Auchan Italia avrebbe registrato una perdita operativa pari a 100 milioni di euro) e dello sciopero proclamato per il 9 maggio da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.
Intanto, mercoledì 22 aprile, Luisella Gagni della Filcams-Cgil (e ex lavoratrice Auchan) ha riferito dell’atmosfera agitata a cui ha assistito ieri a Roma, partecipando al Coordinamento nazionale unitario di tutti i 49 ipermercati presenti sul territorio nazionale: «Affollato molto più del solito, erano presenti lavoratori-delegati in arrivo da tutte le regioni, dal Veneto alla Sardegna, alla Sicilia. Gli interventi si sono svolti in un’atmosfera carica di una certa rassegnazione soprattutto per chi si sente veramente a rischio (in particolare i lavoratori dei punti vendita del sud), ma carica anche di un desiderio di lottare e rispondere con vigore alle tante inaccettabili richieste dell’azienda».
Il 12 marzo, infatti, la trattativa in corso per superare la crisi interna all’azienda ha subito una battuta d’arresto di fronte alla richiesta di Auchan di procedere a deroghe al contratto nazionale in materia di demansionamento, rinuncia alla quattordicesima mensilità strutturale per il sud e temporanea per i punti vendita del nord, oltre alla sospensione degli scatti di anzianità e del contratto integrativo.
«In pratica, in pochi giorni, dal 24 febbraio al 12 marzo, l’azienda ha fatto in modo di chiudere la partita, senza il tempo di entrare nel merito delle singole questioni, ma facendo trapelare l’ipotesi concreta di un taglio massiccio dell’organico, peraltro non ancora ufficializzata - continua Luisella Gagni -. Da quanto ho potuto constatare durante il Coordinamento, sono i punti vendita del sud Italia a rischiare di più: da tempo in Contratto di solidarietà, ora questo ammortizzatore sociale sta scadendo in Puglia, Sicilia, Campania. Per i lavoratori la situazione è davvero dura, dopo anni in cui si è chiesto loro ogni tipo di sacrificio: dalla disponibilità a modificare l’organizzazione del lavoro, alla rinuncia a percentuali di salario. Ora il rischio è quello di non avere nemmeno più un lavoro».
Ricordiamo che nella provincia orobica Auchan ha tre punti vendita, a Bergamo (220 circa dipendenti), Curno (320) e Antegnate (circa 100), per un totale di 640 lavoratori impiegati, più la trentina di dipendenti del magazzino di Calcinate.
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