Agroalimentare lombarda, finanziamenti Ue

Nuovi aiuti in vista per l’industria alimentare lombarda: le imprese regionali possono migliorare la propria capacità produttiva, acquistando nuove attrezzature, macchine e impianti, ristrutturare gli immobili o acquistarne di nuovi, introdurre sistemi di gestione per la qualità con un sostegno fino al 30% dei costi, per spese da 2 a 6 milioni di euro. Vale per tutti coloro che operano nei settori della carne, lattiero - caseario, vini e alcoli, ortofrutta, cereali, olio d’oliva, uova, funghi e piante officinali, florovivaismo e alimenti per animali. Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea: la misura 1.7 del Piano di Sviluppo Rurale della Commissione, per il periodo 2000-2006, è volta a migliore le condizioni di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e a valorizzare i prodotti tipici e biologici. Scadenza: 12 maggio 2003.

Tra i potenziali beneficiari: Al quarto trimestre 2002 in Lombardia risultano attive 9871 imprese nel settore dell’industria alimentare e delle bevande, il 10,7% sul totale nazionale. Un settore che cresce per numero di imprese, secondo i dati del registro delle imprese della Camera di Commercio (+3,5% tra il 2001 e il 2002). Dove Milano prevale per la lavorazione delle carni (23,2% sul totale lombardo) e l’industria lattiero casearia (28,1%), Bergamo per la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi (25%), Brescia per la fabbricazione di oli e grassi (41,7%) e di alimenti per animali (20%), Pavia per la lavorazione delle granaglie (19,7%).

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