L’Unione provinciale degli agricoltori di Bergamo riconosce la necessità di realizzare sul territorio importanti infrastrutture, ma al tempo stesso chiede che i progetti che riguardano la viabilità e la pianificazione urbanistica siano studiati nella loro effettiva utilità, nel rispetto dei legittimi interessi delle aziende agricole, del mondo urbano e dell’eco-compatibilità.
Il convegno «Territorio e viabilità. Quali implicazioni per l’agricoltura» - che si è svolto questa mattina al Centro Congressi Giovanni XXIII - ha costituito l’occasione per informare su quanto «bolle in pentola» oggi a Bergamo proprio dal punto della viabilità, a proposito anche delle nuove normative (dal progetto di legge regionale sul governo del territorio, che modifica profondamente i principi della pianificazione affidando vasto potere decisionale ai Comuni, al Piano territoriale di coordinamento provinciale, alla recente normativa sugli espropri).
In particolare, in merito all’orientamento legislativo di attribuire ai Comuni poteri sempre più ampi, il sindacato orobico degli agricoltori ha avanzato la proposta di istituire commissioni di livello provinciale, di cui facciano parte anche le rappresentanze del settore agricolo, per la valutazione dei piani di governo territoriale comunali e dell’operato degli «sportelli unici.
Al convegno - aperto da Renato Giavazzi, presidente dell’Unione provinciale agricoltori di Bergamo - sono intervenuti l’assessore alle Infrastrutture e viabilità della Regione Lombardia, Massimo Corsaro, e gli assessori provinciali all’Agricoltura Luigi Pisoni e al Territorio e viabilità Felice Sonzogni, oltre a numerosi esperti del settore.
(04/10/2003)
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