Economia / Bergamo Città
Giovedì 01 Marzo 2007
Aem-Asm, alleanza entro l’autunno
Positivo il vertice dei sindaci di Milano e Brescia, presente anche Bergamo con Bruni I consulenti tecnici al lavoro per la proposta finale. I nodi della governance e della valutazione
È stato un incontro positivo e più decisivo di quanto si potesse prevedere quello di ieri a Milano a Palazzo Marino fra i sindaci del capoluogo lombardo, Letizia Moratti, e di Brescia, Paolo Corsini sull’aggregazione Aem-Asm. I due Comuni sono i due maggiori azionisti, con il 43% e il 69%, delle due ex municipalizzate in procinto di allearsi. Un progetto che coinvolge anche Bergamo: Palazzo Frizzoni, infatti, in seguito alla fusione di due anni fa di Bas in Asm, detiene oggi il 5% del capitale della multiutility bresciana. Per questo ieri al tavolo ha partecipato anche il sindaco Roberto Bruni.
Inutile al termine dell’incontro cercare di conoscere i contenuti del confronto. Bocche cucite da parte di tutti, a partire da Bruni. All’uscita da Palazzo Marino, solo il sindaco Corsini, di fronte al pressing dei cronisti, si è limitato a una battuta: «È stata una riunione positiva. Siamo sorridenti, se non fosse andata bene non saremmo così allegri».
Stringato anche il comunicato stampa congiunto di Milano e Brescia diffuso poco più tardi: «Lo stato di avanzamento dei lavori è in linea con gli obiettivi concordati il 31 gennaio scorso e con il programma temporale prestabilito», d’intesa con le rispettive aziende. L’incontro di ieri è servito per verificare i risultati intermedi e nelle prossime settimane i gruppi tecnici completeranno il lavoro sui punti di rilevanza strategica per arrivare alla definizione della proposta finale che, secondo le note di agenzia, dovrebbe essere pronta entro questo mese.
La multiutility del Nord dovrebbe nascere dunque entro l’autunno e avrà garantito un controllo pubblico che la renderà non contendibile, mettendola al riparo da eventuali scalate. I resoconti di agenzia ieri parlavano di un 51% diviso in quote paritetiche fra i Comuni di Milano e Brescia. Nella quota di controllo pubblico andrà conteggiato, tuttavia, anche il Comune di Bergamo, anche se non si sa ancora con quale peso.
(01/03/2007)
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