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(Foto di Zanchi)
Accorpare le Camere di Commercio? «A patto che Bergamo faccia da capofila di realtà come Lecco e Lodi o Sondrio». Lo spiega Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio di Bergamo.
Accorpare le Camere di Commercio? «A patto che vengano riconosciute le nostre peculiarità e le nostre eccellenze, che pochi, non solo in Lombardia, ma nell’Italia intera, possono vantare, sul fronte dell’internazionalizzazione, formazione, innovazione». Lo spiega Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio di Bergamo , con un chiaro obiettivo: «Se accorpamento sarà, Bergamo dovrà essere capofila, magari unendosi a Camere geograficamente vicine a noi come Lecco, Sondrio o Lodi».
Intanto si profila una piccola boccata d’ossigeno, con qualche milione in più da spendere, per le Camere di commercio rispetto ai tagli previsti inizialmente, ma solo per i prossimi 12-24 mesi. Sui diritti camerali il governo è infatti pronto a varare, (l’emendamento sul decreto è già stato approvato in commissione Affari Costituzionali) uno scaglionamento dei tagli che dovrebbe lasciare nella casse degli enti qualche milione in più nel 2015 e nel 2016: l’anno prossimo infatti verrà versato dalle aziende il 35% in meno dei diritti e quello successivo il 40%, anziché il 50%, che andrà invece a regìme solo tra tre anni.
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