Economia / Hinterland
Venerdì 12 Ottobre 2012
Accordo alla Mall Herlan
Premio e diritti ai lavoratori
Nella mattinata di venerdì 12 ottobre, nella sede della Mall Herlan a Seriate, è stato sottoscritto, dopo una lunga trattativa, il verbale di accordo per il contratto aziendale. Premio e diritti ai lavoratori.
Nella mattinata di venerdì 12 ottobre, nella sede della Mall Herlan a Seriate, è stato sottoscritto, dopo una lunga trattativa, il verbale di accordo per il contratto aziendale. Premio e diritti ai lavoratori.
Sotto l'aspetto economico - spiega Emanuele Fantini, che per la FIM CISL ha seguito la trattativa - è stato introdotto un sistema premiante con una parte fissa che ha una progressione in tre anni da 500 a 600 euro, mentre la parte variabile, legata alla produttività, misura le macchine prodotte nell'azienda nel corso di ogni anno e a ogni macchina attribuisce un valore negoziato tra le parti.
«Si stima - continua Fantini - che nel 2012 il premio possa arrivare tra i 1600 e i 1800 euro per ogni lavoratore. È un risultato importante, che nei numeri raddoppia il valore economico del premio degli anni passati».
Per quanto riguarda i contenuti normativi, è stato istituito un permesso di 3 giorni per la nascita dei figli; confermato l'accordo Frattini per il fondo Cometa, con contribuzione dell'azienda al 2%; e normata la presenza dei contratti atipici, con regole di gestione dei lavoratori somministrati.
«Un accordo che ci soddisfa e riconosce il ruolo della Rsu, che si è impegnata a negoziare il premio, che è stato votato dall'assemblea con un consenso del 98%». A margine dell'incontro, va segnalato che oggi ricorrono i tre anni dall'inizio del presidio, e di fatto anche l'ultimo giorno dello stesso.
«La Fim - dice Fantini - ringrazia le Rsu e gli attivisti che si sono spesi per tenere vivo il presidio, che è stato un contributo importante a tutte le trattative che in questi anni abbiamo dovuto affrontare per cercare di ottenere ammortizzatori sociali e risposte sul fronte occupazionale».
«Il rammarico è che circa 40 persone non hanno ancora trovato un posto di lavoro, per condizioni legate al contesto economico. Dispiace anche perché le figure professionali della vecchia Frattini sono storicamente qualificate, e meriterebbero di essere reinserite. Ci impegneremo nell'aiutare e sostenere i lavoratori nei loro percorsi anche una volta tolto il presidio».
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