A2A, fra 10 giorni si nomina il consiglio di gestione

Seduta fiume ieri a Brescia per il consiglio di sorveglianza di A2A, l’utility nata dalla fusione fra Aem e Asm. I 15 consiglieri nominati venerdì scorso si sono riuniti per la prima volta, sotto la presidenza di Renzo Capra. Il consiglio ha approvato il regolamento del comitato nomine e fissato le prossime scadenze. Il 4 marzo si riunirà di nuovo per nominare il comitato per il controllo interno, il comitato remunerazione e il comitato nomine.

Quello stesso giorno scadrà il termine per la presentazione delle liste per la nomina del consiglio di gestione, il cui presidente in pectore è Giuliano Zuccoli.
Il consiglio di gestione sarà nominato dal consiglio di sorveglianza il 10 marzo. In quella data sono all’ordine del giorno le indicazioni anche per le nomine delle cariche nelle società di rilevante valore strategico previste dallo Statuto. Fra queste c’è Edison, il produttore di energia elettrica che A2A controlla insieme a Edf tramite Transalpina di Energia: il consiglio di amministrazione di Edison sarà rinnovato ad aprile. Le linee strategiche su Edison, con i termini per il rinnovo del patto di sindacato in scadenza a metà marzo, erano fra le principali preoccupazioni espresse da Brescia in merito alla gestione di A2A nella fase di transizione tra l’operatività della fusione e la nomina dei nuovi organi sociali. Timori che avevano portato alle tensioni dei giorni scorsi con Milano.

Il consiglio di sorveglianza di ieri, riunito per quasi otto ore a partire dalle 10, sembra portare ora una schiarita. La nota diffusa in serata sottolinea che i temi all’ordine del giorno sono stati affrontati «in un clima di totale collaborazione». Anche in Borsa il titolo si è ripreso, chiudendo in positivo: +2,07% a un prezzo di riferimento di 2,715 euro.

Ieri sera, lasciando la sede della società a Brescia al termine della seduta, Tancredi Bianchi si è limitato a commentare: «È andato tutto bene». A chi gli chiedeva spiegazioni sulla durata della riunione, il consigliere eletto nella lista presentata dal Comune di Bergamo, azionista di A2A con l’1,968%, ha risposto: «C’erano tante cose da discutere».

(28/02/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA