A luglio anche la cassa integrazione è andata in ferie

Nuove indicazioni positive sulla produzione bergamasca arrivano dall’andamento della cassa integrazione in luglio. Rispetto allo stesso mese del 2005 si è registrato infatti un calo addirittura dell’80%, da 924 mila a 184 mila ore di Cig complessivamente autorizzate tra ordinaria, straordinaria e gestione edilizia.

Luglio 2005 era stato un mese particolarmente pesante per la Cig bergamasca con la concessione di quasi un milione di ore, a fronte di una situazione non brillante degli ordini e alla necessità di non alimentare ulteriormente i magazzini che aveva comportato anche una tendenza all’allungamento delle ferie collettive rispetto allo standard.

Quest’anno invece accanto al calo nel ricorso alla cassa integrazione si è registrata una tendenza all’accorciamento delle ferie, interpretata in chiave positiva sul piano della produzione.

Nel dettaglio il mese scorso, secondo i dati forniti dall’Inps provinciale, a Bergamo sono state concesse complessivamente 184.767 ore di cassa integrazione, in calo oltre che rispetto allo stesso mese del 2005, anche rispetto a giugno (243.167 ore).

A scendere, rispetto allo stesso mese del 2005, è stata in particolare la cassa integrazione ordinaria, quella maggiormente legata a fatti congiunturali (89.330 ore contro 671.436). Novantamila ore di Cig in meno si sono registrate però anche nella «straordinaria» (65.663 contro 155.866) ed è diminuita anche la «gestione edilizia» (29.874 ore contro 97.345).

Per quanto riguarda i comparti, il sistema moda, non è una novità, resta sempre in testa: concentra in particolare il 65% delle ore concesse al settore industriale. In valori assoluti si tratta di poco meno di 65 mila ore per il comparto tessile (incluse 40 mila di Cig straordinaria) e di 30 mila per il vestiario-abbigliamento. Il solo comparto tessile nel luglio 2005 aveva però accumulato oltre mezzo milione di ore.
Altri settori ai quali sono stati assegnate ore di cassa integrazione sono poi la meccanica (27.500 circa, contro le quasi 200 mila di luglio 2005), l’edilizia (13 mila), il commercio (8.800) e la carta (4.500).

Il dato cumulato sui primi sette mesi dell’anno porta al superamento della soglia dei 2 milioni di ore (2.042.798) di cassa integrazione: nel 2005, nel periodo gennaio-luglio, le ore concesse erano però ampiamente sopra quota tre milioni (3.367.292). E questo è un dato ancora più significativo sulla ripresa dell’attività produttiva in provincia.

(18/08/2006)

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