Economia
Lunedì 12 Ottobre 2009
Presidio permanente alla Frattini
«Va garantito il lavoro di tutti»
Non far cadere nell’oblio la situazione dei lavoratori della Frattini, stimolando politica, istituzioni e territorio affinché si possa giungere al più presto ad individuare una soluzione concreta e «completa» per l’emergenza occupazionale che è seguita all’apertura del concordato preventivo per la società metalmeccanica di Seriate. È con questo spirito che nella prima mattinata di lunedì è partito il preannunciato presidio dei lavoratori della Frattini.
Un’iniziativa che ha subito incontrato i primi attestati di solidarietà, con la visita dei primi parlamentari, esponenti politici e delle istituzioni. A partire dai deputati Savino Pezzotta (Udc) e Antonio Misiani (Pd), oltre che il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Ezio Locatelli, i quali hanno voluto incontrare i lavoratori della società garantendo, in prima persona, il loro impegno per trovare soluzioni concreti alle emergenze evidenziatesi.
Ma al presidio è intervenuta anche il sindaco di Seriate, Silvana Saita: una presenza costante, la sua, a testimonianza della vicinanza che la prima cittadina di Seriate ha sempre riservato alla vicenda Frattini. Saita non solo ha partecipato al mini corteo che ha portato la protesta dei lavoratori dalla sede della fabbrica fino al rondò del contro commerciale Iper alle Valli, ma si è fermata al presidio fino al primo pomeriggio offrendo, come gesto di solidarietà da parte della comunità, un frugale pasto (acqua e panini imbottiti Ndr).
Per la cronaca, al presidio si sono presentati anche i lavoratori assunti da Mall Herlan: una giornata di sciopero come un gesto di solidarietà molto apprezzato dai loro ex colleghi. «Il presidio è un gesto importante per non far cadere l’attenzione sulla situazione occupazione dei circa 150 lavoratori ancora in carico a Frattini - sottolineano i segretari provinciali di Fim e Fiom, Ferdinando Uliano e Mirco Rota -. Il presidio permanente serve per sollecitare le istituzioni, a partire dalla Provincia, ad individuare una soluzione concreta al ramo "conto terzi" di Frattini per il quale non si è registrato alcun interessamento. Ma serve anche per monitorare e controllare che non ci siano iniziative che puntino ad impoverire strutturalmente l’azienda oggi ferma, e per sollecitare sul problema degli anticipi della cassa integrazione che non è stata ancora autorizzata».
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