Una edizione anti-crisi, con la consapevolezza che il peggio potrebbe essere alle spalle. Un banco di prova per cogliere l’onda della ripresa dopo un fine anno 2008 di apnea e gran parte del 2009 di contrazione, con il settore nautico rimasto a galla nell’attesa di tornare a navigare, con le aziende bergamasche in prima fila per tentare di stupire con tante novità e riprendere il mare aperto dopo mesi durissimi.
Con ogni probabilità sarà proprio l’edizione numero 49 del Salone Internazionale Nautico di Genova, in programma da oggi fino all’11 ottobre, che mostrerà rotta e destino per il mondo della navigazione, settore d’eccellenza e che rappresenta un fiore all’occhiello del «Made in Italy». Questa mattina è prevista la cerimonia inaugurale, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli. Per gli addetti ai lavori, c’è la necessità di dover guardare all’appuntamento con positività, con l’aspettativa di aumentare il portafoglio ordini per allontanarsi dalle secche e far salpare la nautica italiana, in frenata dopo una crescita che negli ultimi dieci anni ha conosciuto percentuali superiori al 10% e che ha generato un fatturato globale di comparto che nel 2008 ha toccato per la cantieristica i 3,8 miliardi di euro. «Gli indicatori sono incoraggianti - ha sottolineato Anton Francesco Albertoni, presidente Ucina (Confindustria Nautica) - il rallentamento del 2009 è frutto della crisi mondiale esterna al settore e la nautica italiana si dimostra sana e ricca di vitalità.
Già dall’avvio dell’anno nautico 2009-2010 sono emersi segnali incoraggianti per il medio e lungo termine». Tendenza confermata dalle recenti expo di Cannes e Montecarlo. Certo è che «per la prima volta, nel corso del 2009 - ha aggiunto ancora il presidente Albertoni -, la nautica ha dovuto fare i conti con una frenata degli ordinativi che ha conosciuto una forbice fra il 20 e il 35%, con il ricorso per non poche realtà produttive all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Da qui anche la necessità di richiamare l’attenzione del Governo su importanti tematiche legate al comparto e alla sua competitività». Anche Roberto Urbani, amministratore delegato di Fiera di Genova Spa, spiega che l’atmosfera che si respira a Genova, da parte delle aziende, è quella giusta: «Si sente la voglia di reagire delle imprese sia negli stands, sia nella dimensione degli allestimenti».
LE AZIENDE BERGAMASCHE
Sono 19 le aziende bergamasche sbarcate al salone. Una presenza ripartita in due categorie: i cantieristi, sia a motore che a vela e le realtà specializzate nella produzione di accessori.
Le aziende produttrici di imbarcazioni: Antema Yachting, Bergamo, Gamma Yachts International, Urgnano, Rio Yachts, Villongo, Riva, Sarnico (Gruppo Ferretti), Rose Island, Chignolo d’Isola, Sessa Marine, Cividate al Piano, Sleeker Boats, Ranica, Uniesse Marine, Chiuduno, e Cantieri di Sarnico, Capriolo (BS) ma storicamente legata a Sarnico e al Lago d’Iseo.
Per accessori e componentistica: Aemme Colori, Ranica, Atep Italia, Sarnico, Besenzoni, Sarnico, Foresti & Suardi, Predore, Italian Propellers, Grumello del Monte, Italvipla, Grumello del Monte, Onlyfor, Pontirolo Nuovo, Stoppani Vernici, Sarnico (Gruppo Lechler), Tecnoinox, Seriate e la milanese AB Volvo Penta, gruppo nel quale rientra anche Volvo Italia di Zingonia.
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