Economia / Valle Seriana
Mercoledì 02 Settembre 2009
Albino, «cassa» a zero ore per 49
sciopero e proteste alla Honegger
Sciopero con presidio alla Honegger di Albino. Una nota sindacale della Cisl informa che «dalle 24 di domenica 6 alle 24 di lunedì 7 settembre, i lavoratori della Honegger di Albino attueranno uno sciopero con presidio dello stabilimento». La protesta, prosegue il comunicato, è «contro la decisione aziendale di spostare una cinquantina di lavoratori, operai e anche impiegati, in cassa integrazione a zero ore, non più a rotazione con tutti gli altri colleghi».
Sulla vicenda dello storico cotonificio di Albino, in Valle Seriana, che ha avviato nel novembre 2008 una ristrutturazione che lo porterà a passare da un organico di 450 lavoratori ad uno di 220, interviene anche il sindacato della Cgil. «Il 1° maggio era stata avviata una cassa integrazione speciale di 24 mesi che, come prevede la legge, deve essere svolta a rotazione - recita una nota -. La novità risale a lunedì scorso, 31 agosto, alla riapertura dei cancelli dopo il mese di chiusura per ferie: 49 lavoratori sono stati informati dall’azienda di essere stati sospesi in cassa integrazione a tempo indeterminato (prefigurando la messa in CIGS a zero ore), rimanendo, cioè esclusi dalla rotazione lavorativa. Ad oggi, infatti, i dipendenti Honegger lavorano in media un mese sì e uno no a rotazione. Essere esclusi dalla modalità della rotazione significa, prima di tutto, guadagnare di meno (perdere, cioè, anche lo stipendio pieno che arrivava a mesi alterni) e venir individuati erroneamente prima del tempo come esuberi».
«La decisione unilaterale dell’azienda di interrompere la rotazione per queste 49 persone è illegale e incompatibile con l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale della cassa integrazione straordinaria - spiega Aldo Valle della FILTEA-CGIL di Bergamo -. Inoltre, non è regolare prefigurare in anticipo, prima della fine dei due anni di cassa, per nome e cognome, le persone in esubero da lasciar fuori dall’azienda».
Mercoledì mattina, sulla vicenda, si è tenuto un incontro fra sindacati di categoria e i delegati della RSU. Si è decisa una prima iniziativa di protesta per lunedì prossimo, 7 settembre, quando si svolgerà uno sciopero di 24 ore. «C’è, poi, un’altra questione che preoccupa i sindacati e i lavoratori del cotonificio - continua il comunicato -: è il punto morto a cui sembra essere approdato il tentativo di ricollocazione di una parte dei dipendenti. Il 29 marzo, infatti, era stato siglato un accordo fra azienda e gruppo Lombardini (in contemporanea all’accordo di ristrutturazione e con la regia affidata alla Provincia di Bergamo) per assicurare un nuovo posto di lavoro a 150 persone in un centro commerciale che sorgerà nelle immediate vicinanze della fabbrica. A luglio, azienda e Confindustria (con una pronta dichiarazione di disponibilità da parte dei sindacati) avevano chiesto un incontro di verifica alla Provincia di Bergamo (i cui vertici erano stati rinnovati dopo la tornata di elezioni amministrative). Ad oggi nessun incontro è stato convocato e poco si sa di che fine ha fatto il progetto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA